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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LA NOTA DI ORIELLA SAVOLDI, SEGRETERIA CAMERA DEL LAVORO DI BRESCIA

Caffaro, Cgil: più trasparenza dall'Asl


2015-09-08 L'intento del neo commissario per la bonifica del sin-Caffaro, Roberto Moreni, di predisporre un piano con delle priorità di intervento e relativi costi, fa ben sperare, tanto più considerando l'attuale difficile situazione ancora tutta da affrontare. Più largo è il confronto più intelligenza viene messa all'opera e si concretizza quel livello di trasparenza dovuto alla popolazione su cui gravano i rischi rappresentati dall'inquinamento Caffaro. La CGIL, in rappresentanza dei tanti lavoratori e lavoratrici impegnati nell'area inquinata, è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di una collaborazione che possa tradursi in significativi passi in avanti condivisi.

Da questa prospettiva rileviamo con rammarico che la «Guida al Cittadino 2015» pubblicata dall'ASL di Brescia, come nell'edizione 2014, nella sezione “Misure cautelative per la popolazione” confermi l'assenza di qualsiasi indicazione ai lavoratori e lavoratrici impegnati in diverse funzioni e livelli (addetti alla raccolta rifiuti, alla manutenzione del verde, occupati nei servizi scolastici o nelle diverse attività commerciali, addetti alle operazioni di scarico e carico, in edilizia, ecc.) nell'area interessata dall'inquinamento della ex-Caffaro. E questo nonostante le rassicurazioni a suo tempo espresse dalla Direzione del Dipartimento Prevenzione medica dell'ASL in un incontro con i sindacati.

Si potrà obiettare che le misure indicate alla popolazione per cautelarsi dai rischi presenti per la salute valgano anche per lavoratori e lavoratrici. Vero, tuttavia la diversa esposizione al rischio presuppone cautele adeguate nello svolgimento delle prestazioni che dovrebbe essere principale compito indicare da parte di  un ente pubblico con compiti di prevenzione.  

Quanto alle informazioni generali lo sguardo dell'ASL, diversamente dalla Guida precedente, si allarga comprendendo, oltre la presenza del PCB, anche gli altri inquinanti rilevati, recuperando molto genericamente un limite che aveva sollevato critiche in passato fra le diverse realtà ambientaliste bresciane.

Detto questo, è auspicabile una maggiore trasparenza da parte dell'Asl soprattutto nello sviluppo delle attività rientranti nelle cosiddetteValutazioni Epidemiologiche (150 casi +150 controlli, di cui alla Convenzione del 24.04.2013 fra MATTM, Regione Lombardia e ASL Brescia in attuazione della  Lettera M dell'Accordo di Programma del 29.09.2009), in particolare sui linfomi non-hodgkin e le leucemie linfatiche  in relazione all'esposizione a PCB.

Oriella Savoldi
segreteria Camera del Lavoro di Brescia

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