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MANIFESTAZIONI ANTI PROFUGHI A COLLIO CON TANTI ESPONENTI DI FORZA NUOVA E CASA POUND, MA LA VALLE È ANCHE ALTRO. DIVERSI I PROGETTI IN CAMPO PER I RICHIEDENTI ASILO

La Valtrompia solidale dice sì alla micro accoglienza


2015-09-03 «L´altra faccia della Valtrompia». È quella che ieri ha voluto mostrare al prefetto Valerio Valenti un inedito gruppo di diciotto persone, facenti capo alle istituzioni, ai partiti, Pd e Rifondazione, alla Cgil, all´Anpi, al Movimento 28 maggio, al Terzo settore. Un gruppo nato sabato scorso a Collio durante la manifestazione di solidarietà ai venti immigrati che al momento sono sì rifugiati ma nelle stanze dell´albergo senza poter uscire. Il caso, dopo quello di Temù, ha fatto da detonatore a quella che il prefetto Valerio Valenti ha chiamato la divisione radicalizzata agli estremi dell´opinione pubblica, «o dentro tutti o fuori tutti, il contrario di quanto si cerca di fare con le commissioni esaminatrici delle domande di asilo».

«Non c´è solo San Colombano, anzi una parte di San Colombano, c´è una comunità valtriumplina che da tempo, in silenzio e concretamente, ha partecipato alla microaccoglienza diffusa, cinque, sei persone accompagnate in un processo di inserimento dalle associazioni, con risultati positivi. Parliamo di Pezzaze, Lumezzane, Gardone, Sarezzo e altri che si stanno attrezzando. Noi ci crediamo e, pur in mezzo alle difficoltà, continueremo a dare il nostro supporto all´azione della prefettura, certamente coinvolgendo i sindaci perché il loro apporto è fondamentale» ha dichiarato all´uscita dall´incontro Massimo Ottelli presidente della Comunità montana della Valtrompia. «L´accoglienza è un dovere e le istituzioni lo devono onorare. Oltretutto sono normative stabilite a suo tempo da Maroni ministro dell´Interno, mentre ora la Lega fa fuoco e fiamme a scopo elettorale - ha detto Damiano Galletti, segretario generale della Camera del lavoro -. Non vogliamo contrapposizioni che non servono, ma abbiamo riferito al prefetto che le regole vanno seguite anche per quei venti immigrati che hanno diritto di uscire, di avere corsi di alfabetizzazione, di avere la possibilità di lavori volontari socialmente utili, come tutti gli altri». Già all´inizio della settimana, del resto il prefetto, aveva annunciato che le forze dell´ordine non avrebbero lasciato l´hotel finché non fosse tornata la calma e che gli ospiti non sarebbero stati trasferiti. «Non vogliamo che sia offuscata l´immagine solidale della nostra provincia e non tralasceremo il sostegno a quei profughi finiti nel tritacarne della strumentalizzazione politica» ha detto Galletti al rappresentante dello Stato.

E Mario Folli, assessore di Gardone, lo ha pregato di mandare una lettera ai 205 sindaci, sollecitandoli al loro compito istituzionale. «La microaccoglienza - ha affermato - funzionerebbe se tutti i Comuni compissero il loro dovere, invece sono solo 65. Siamo contenti dell´invito alle parrocchie da parte del vescovo Monari. Siamo contrari alle tendopoli». «Sarebbe un fallimento, una sconfitta per i bresciani ricorrere alle tende» ha aggiunto Paolo Pagani del Pd. FIORENZO Bertocchi ha fatto sapere che continuerà da parte di Rifondazione l´opera di solidarietà ai profughi di San Colombano, ricordando alla Lega «che pensa tanto ai nostri disoccupati e alle famiglie in disagio che questi sono il risultato dei loro anni al potere». Un «ripristino della legalità e una mobilitazione antirazzista» sono state auspicate da Beppe Corioni del 28 Maggio e da Giulio Ghidotti e Nicodemo Scali di Anpi. Su una necessità di stemperare il conflitto, di sedare gli animi per consentire agli operatori di proseguire nel loro già impegnativo lavoro, a fronte di oltre 1200 presenze nel territorio, si è espressa la rappresentante del Forum delle associazioni Margherita Rocco, presente con Isaia Mensi di Pace e solidarietà di Villa Carcina.

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