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IL RESOCONTO DEI QUOTIDIANI LOCALI SUL 41ESIMO DELLA STRAGE DI PIAZZA LOGGIA

Strage, Mattarella: ruolo opaco dei Servizi segreti


Il colore e la speranza del muro di fiori, la gioia nei cori dei bambini, la solennità delle delegazioni di lavoratori e studenti che omaggiano la stele, il silenzio dei rintocchi che rimandano al 28 maggio 1974. Ieri piazza Loggia si è riempita di nuovo, a 41 anni dalla strage. In una piazza splendida — così l’ha definita Manlio Milani — che ricorda i 41 anni dalla strage, è stato letto il messaggio del presidente Sergio Mattarella. «È sconfortante che ancora oggi non siano stati individuati e puniti i responsabili di tanta barbarie. La giustizia va perseguita sino in fondo. I processi hanno messo in luce la matrice neofascista»

PIAZZA LOGGIA, L'INCONTRO IN SAN BARNABA CON DE LUNA
ne scrivono tutti i tre quotidiani: "A distanza di 41 anni bisogna riattraversare il passato per trovare le chiavi di lettura che lo rendano comprensibile, seguendo lo slogan «più storia, meno memoria» proposto dallo storico Giovanni De Luna. Se la memoria privata, in assenza di verità, rimane ferita e sospesa, un lutto che non passa mai e che non può nemmeno risolversi nel perdono (perchè bisognerebbe innanzitutto sapere chi perdonare), se la memoria pubblica ha visto desertificarsi i propri valori di riferimento, «la ricerca storica è andata molto avanti in questi anni – dice De Luna -, decifrando la strategia della tensione, fatta di attentati stragisti per colpire nel mucchio, con esecutori di ambienti neofascisti e un ruolo ambiguo degli apparati dello Stato che direttamente o meno hanno pilotato le indagini». Cosa resta di quella strategia? Il progetto politico è sicuramente fallito perché le istituzioni democratiche sono ancora in piedi, eppure è proprio da quella stagione della metà degli anni Settanta che è iniziato il distacco fra opinione pubblica e Istituzioni, arrivato fino a noi «attraverso un crollo di fiducia e la progressiva delegittimazione di un sistema politico che ha abbandonato la trasparenza per l´opacità»".

PIAZZA LOGGIA, IL LIBRO SU ALBERTO TREBESCHI
Ne scrive bsoggi a p.9: "«Alberto. Una questione scientifica». E´ dedicato ad Alberto Trebeschi, uomo di cattedra e di scienza, il quarto volume sulle vittime di piazza Loggia pubblicato su iniziativa di Flc-Cgil, quello che allora era il sindacato della scuola a cui il docente era iscritto.
Arriva nella collana «I quaderni di piazza» dopo quelli su Luigi Pinto, Livia Bottardi, Giulietta Banzi. Già è in campo per l´anno prossimo il testo su Clementina Calzari. Hanno collaborato stavolta gli studenti e gli insegnanti dell´Itis Castelli, la scuola in cui Alberto insegnava, soprattutto la 5N e la 5M con i professori Maria Carla Devoti e Aldo Lazzaroni".

PIAZZA LOGGIA, TRA LA FORMELLA DI RAMELLI LE ALTRE INIZIATIVE
I quotidiani dedicano anche spazio alla rimozione compiuta da ignoti della formella di Sergio Ramelli ( militante neofascista ucciso a sprangate nel 1975 da esponenti di Avanguardia Operaia) dal percorso della memoria che dalla stele sale lungo il castello. In mattinata il corteo di studenti e realtà antagoniste «contro la memoria condivisa», nel pomeriggio la piazza piena per «PiazzadiMaggio».

CAFFARO, LA PROTESTA NON SI FERMA
ne scrivono i tre locali nelle pagine economiche: Lo sciopero a oltranza alla Caffaro Brescia continua. Inoltre, i dipendenti non saranno in fabbrica in occasione dell´incontro convocato dalla proprietà domani alle 15. Sono le decisioni assunte ieri sera dall´assemblea dei lavoratori organizzata davanti ai cancelli di via Nullo: prosegue dunque la mobilitazione, scattata ieri mattina alle 6, dopo la notizia - un «fulmine a ciel sereno», come è stata definita - del licenziamento di tre dipendenti, di cui due delegati in fabbrica (uno Cgil, l´altro Uil). «Due provocazioni nel bel mezzo di una trattativa: prima la lettera con il taglio dei tre occupati, poi un´altra missiva, quella di incontro con le maestranze, bypassando il sindacato. Per l'azienda «I provvedimenti sono legati soltanto a motivi oggettivi. Non sono previsti altri esuberi e sono state abbandonate le ipotesi di trasferimento: l´azienda vuole continuare qui»

SICUREZZA, IL TAR FRENA LA CGIL
Il protocollo per la formazione della sicurezza sul lavoro degli studenti bresciani non sarà sospeso. Il Tar di Brescia non ha concesso la sospensiva del provvedimento come richiesto dalla Cgil. Il sindacato aveva fatto ricorso contro i firmatari del protocollo (Asl di Brescia, Asl Vallecamonica, Ufficio scolastico per la Lombardia, Provincia di Brescia e Direzione Territoriale del Lavoro) sostenendo l’illegittimità di alcune parti del documento. In particolare veniva contestato lo spostamento della formazione specifica dal datore di lavoro, che per legge è obbligato a farsene carico, alla scuola. Per Marco Bonometti, presidente di Aib e sostenitore del documento, la decisione dei giudici di via Zima è la conferma di quanto affermato nelle scorse settimane: «La Cgil non ama i giovani». Dopo questo primo round la partita però è ancora tutta da giocare: ora si attende la sentenza di merito. «Il fatto che il Tar abbia respinto la domanda cautelare avanzata dalla Cgil non ci preoccupa affatto - spiega Ornella Savoldi della segretaria della Camera del Lavoro -. È abbastanza ovvio, mancando i motivi di urgenza visto che le scuole stanno chiudendo, che il giudice non abbia concesso la sospensiva. Nel merito la discussione non si è ancora affrontata. Attendiamo quindi quale sarà la decisione definitiva».

CARNI BOVINE NASCE UN COLOSSO DA 600 STALLE
L’obiettivo è quello di fare sinergia per superare la crisi del settore. La realtà è quella di un colosso da 600 allevamenti e un soggetto che raccoglie i produttori di carne bovina di Brescia, Bergamo, Milano e Mantova. Il Consorzio lombardo carne bovina è nato ieri a Montichiari. (Corriere p.9)

ALTRE SEGNALAZIONI
Sanatoria, nuovo esame per alcuni casi di rigetto. la nota della prefettura (gdb p.15)
Lanzini, manca l'accordo sindacale (gdb p.33)
Montichiari, sì alle unioni civili (bsoggi p.21)
Emergenza scrichi nell'Oglio, la rabbia dei sindaci (bsoggi p.23)

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