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LA NOTA DI SIMONE CARDIN (SUNIA BRESCIA)

Emergenza abitativa, Sunia: risorse della regione insufficienti


2015-05-21 Anche quest'anno la Regione Lombardia ha destinato alcune risorse del tutto insufficienti per fronteggiare l'emergenza abitativa, emergenza che non accenna a rallentare infatti gli sfratti convalidati sono stati 790 nel 2014 contro i 733 del 2013 nel comune di Brescia in aumento anche in provincia che passa dai 1557 del 2013 ai 1709 sfratti convalidati del 2014. Quasi tutti gli sfratti (98 %) sono causati da morosità incolpevole ovvero dalla caduta del reddito del conduttore determinata sostanzialmente dalla perdita del posto di lavoro o da crisi aziendale.

La Regione Lombardia grazie al contributo statale di complessivi 16 milioni di euro con delibera di Giunta regionale del 30 aprile scorso ha messo a disposizione a partire dal 14 maggio due strumenti di sostegno all'abitare in affitto: un contributo massimo una tantum di 1.200 € per i nuclei familiari che hanno in locazione un immobile nel mercato privato con un indicatore ISEE-FSA inferiore a 7.000 € ed un contributo regionale ai Comuni ad alta tensione abitativa che intendano costituire agenzie o istituti per la locazione o fondi di garanzia finalizzati al reperimento di alloggi da locare a canoni concordati ovvero tramite la rinegoziazione e la stipula di nuovi contratti a canone inferiore.

Queste misure sono del tutto insufficienti in primo luogo perché complessivamente le risorse messe a disposizione per i due interventi richiamati sono per il 2015 di 21 mln di euro contro i 39 mln di euro del 2014. Questa drastica riduzione è determinata interamente dalla scelta della Regione Lombardia di segare della metà rispetto al 2015 il proprio contributo che è passato da 12 mln del 2014 agli attuali 5,5 mln. Questa inspiegabile riduzione ha ridotto della metà la platea dei beneficiari oltre ad aver tagliato il contributo unitario da 2.000 € a 1.200 € ed aver abbassato la soglia di reddito di accesso da 9.500 € ISEE-FSA a 7.000 € ISEE-FSA.

A tutto ciò si aggiunge che la presentazione delle domande per accedere al contributo Regionale/Comunale del Fondo Sostegno “Grave Disagio Economico 2015” è stata anticipata di quasi quattro mesi rispetto al periodo abituale di presentazione della domanda e ciò senza alcun preavviso, ma semplicemente con una improvvisa conferenza stampa tenutasi in pompa magna con il presidente Maroni in occasione della vigilia dell'apertura dell'Expo. Il dispositivo regionale reca la medesima data oltre a numerosi refusi, lo stesso dispositivo è stato pubblicato sul sito della Regione Lombardia solo una settimana dopo la repentina stesura/approvazione/conferenza stampa della delibera di Giunta regionale. Ciò ha preso alla sprovvista i comuni, deputati a raccogliere le domande secondo il dispositivo regionale citato; comuni che si sono trovati impreparati ad organizzare il servizio, tanto è vero che ad oggi poco più di dieci comuni su duecentosei comuni di cui è costituita la provincia di Brescia sono in grado di erogare il servizio ai cittadini che hanno diritto di chiedere il contributo.

Dobbiamo rilevare ancora una volta che nonostante le nostre ripetute richieste e iniziative di protesta, le risorse di esclusiva provenienza regionale destinate all'abitare, in particolare al sostegno alla locazione, sono del tutto insufficienti nonostante il bilancio della Regione Lombardia possa permettere scelte adeguate per fronteggiare l'”emergenza casa” che stiamo attraversando in questi anni.

Il Governo della Regione sembra essere del tutto ignaro del dramma sociale che stanno attraversando le famiglie lombarde che vivono di reddito da lavoro e non di rendita. Le vetrine ricche e luminose dell'Expo forse hanno distratto le menti del governo della Regione dai problemi quotidiani che devono affrontare i cittadini lombardi.

 

 

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