La tragedia avvenuta domenica nel Mediterraneo suscita orrore e dolore. Speriamo che questa non sia vana. Conflitti e guerre, disastri ambientali e fame spostano ogni anno milioni di persone, una piccola parte di queste tenta di raggiungere l'Europa. L'abbandono dell'operazione Mare Nostrum a favore di Triton, più impostato sulla difesa delle coste, ha mostrato il volto cinico e allo stesso tempo insapiente dell'Europa. I tentativi di traversata non sono diminuiti, sono aumentati gli annegamenti.

Bene fa il Governo italiano a richiamare l'Europa a una gestione politica collettiva di quanto sta avvenendo, se questo non è un addossare ad altri anche le proprie responsabilità. Sono da contrastare con forza gli schiavisti e le mafie che speculano sulla pelle dei migranti, sono da cambiare le leggi che alimentano l'ingresso in modo clandestino in Italia. Su tali aspetti l'Italia può fare qualcosa, non ha bisogno del tavolo europeo.

C'è, non da ultimo, da organizzare una gestione dei richiedenti asilo più efficace. I progetti di micro accoglienza che, con difficoltà, stanno ritagliandosi uno spazio nella provincia di Brescia ci dicono che è possibile promuovere un sistema meno isterico e urlato. I seicento richiedenti asilo ora ospitati in diverse strutture del bresciano sono uno ogni duemila abitanti. Davvero pensiamo che questa situazione sia ingestibile? L'alternativa non è avere meno immigrati, chi lo afferma dice il falso in modo consapevole, ma averne qualcuno in più annegato.

Camera del Lavoro di Brescia