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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Il Governo accelera sulla mobilità nel Pubblico impiego


Spending review, nuovo codice per gli appalti, rimpastino di governo e
soprattutto Def, il Documento di economia e finanza su cui si dovranno
prendere le decisioni di politica economica per i prossimi mesi sono
le questioni più urgenti che il governo Renzi deve affrontare dopo la
pausa pasquale. In particolare è sul Def che la confusione è ancora
tanta, mentre la tensione cresce dopo la netta presa di posizione
dell’associazione dei Comuni. I sindaci sono in rivolta contro altri
tagli alla spesa sociale e l’eventuale introduzione di nuove tasse. Il
codice sugli appalti sarà in discussione oggi al Senato: nel Disegno
di legge delega si parla di rating per le imprese e per la Pubblica
amministrazione e di superamento dell’affidamento della direzione
lavori ai general contractor. Il Consiglio dei ministri non è però
ancora pronto per il varo del Def. Oggi se ne comincerà a parlare a
Palazzo Chigi, ma è probabile un rinvio a venerdì. Le intenzioni del
governo sono state anticipate in una intervista al Messaggero del
premier Renzi il giorno di Pasqua: il tentativo è quello di evitare un
aumento dell’Iva il prossimo anno, ma le risorse da trovare per la
copertura delle misure già decise vanno molto oltre le attuali
disponibilità. Si parla di almeno 10 miliardi di tagli. Cordoglio in
tutto il mondo politico italiano per la scomparsa di Giovanni
Berlinguer che è stato studioso, politico e ministro. Il cordoglio
della Cgil nelle parole del segretario generale Susanna Camusso.

CAMUSSO: GIOVANNI BERLINGUER CI LASCIA UN GRANDE VUOTO

Con un messaggio personale il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso, ha voluto esprimere il suo cordoglio e quello di tutta la
Confederazione,  per la scomparsa di Giovanni Berlinguer. "Ci ha
lasciato - scrive Susanna Camusso -  un uomo giusto, un fine politico,
un uomo sempre vicino al sindacato e ai lavoratori. Autonomo, libero
nel giudizio, critico quando necessario, determinato se convinto. Con
la Cgil Giovanni Berlinguer ha condotto battaglie importanti per
migliorare le condizioni, non solo materiali, dei lavoratori ma anche
e soprattutto per affermare quei diritti nel lavoro che la sua opera,
come uomo e come parlamentare, aiutò negli anni a conquistare. La sua
scomparsa lascia in tutti noi un grande e incolmabile vuoto".

IL GOVERNO ACCELERA SULLA MOBILITA’ NEL PUBBLICO IMPIEGO

“La Cgil osserva che si è di fronte ad una materia estremamente
complessa, oggetto di discussione da oltre vent'anni, frastagliata da
normative contrattuali diverse, da carriere diverse, da specificità di
comparto che riguardano l'inquadramento, la struttura del salario, gli
accessi. Pensare di normare tale complessità in un decreto di cui si
chiede un giudizio in sette giorni, concludendo in tal modo
l'interlocuzione, è irrealistico e improduttivo”. Lo si legge in una
nota firmata da Serena Sorrentino, segretario confederale della Cgil
(con delega al lavoro pubblico) e da Rossana Dettori, segretario
generale della Funzione pubblica Cgil e Domenico Pantaleo, segretario
generale della Slc, il sindacato della conoscenza, a proposito
dell’incontro che si è svolto il 2 aprile scorso a Palazzo Vidoni tra
le organizzazioni sindacali e il Ministero della Funzione Pubblica,
rappresentato dal Capo di Gabinetto del Ministro. Un incontro durante
il quale è stato presentato il testo del decreto che definisce le
regole di inquadramento del personale pubblico in caso di mobilità
obbligatoria e volontaria. Nell'illustrazione il Ministero ha
precisato che il fine del decreto è quello di agevolare la mobilità,
fornendo uno strumento applicativo alle Amministrazioni.  Il Ministero
ha chiesto di ricevere osservazioni scritte al testo nel termine di 7
giorni, ma secondo la Cgil è irrealistico pensare di risolvere tutte
le questioni sul tappeto nel giro di una settimana perché la
complessità della materia e la sua descrizione in una casistica sono
tutte da verificare quanto a congruità. E infatti, già ad una prima
lettura si sono evidenziate contraddizioni retributive e di stato
giuridico che penalizzano alcune figure professionali, e che dicono
come l'esame delle corrispondenze vada attentamente ponderato.
Improduttivo perché è lecito attendersi da tale impianto normativo,
fondato sull'unilateralità delle decisioni, un fiume di contenzioso in
giudizio. L'ordinamento e le carriere sono materia di contrattazione,
e in questo percorso la contrattazione è cancellata. Occorre invece
ipotizzare una fase di confronto reale sui punti di delicatezza del
testo, così come anche la fase applicativa dentro le Amministrazioni
dovrebbe prevedere la possibilità di un confronto con le
organizzazioni sindacali. Nella sua replica – informa la nota della
Cgil e dei sindacati di settore - il Ministero ha ammesso che forse la
compressione dei tempi è eccessiva, motivata dalla volontà di arrivare
a metà aprile all'incontro con la Conferenza Unificata con un testo
emendato, e ha aperto sulla possibilità che il confronto prosegua in
modalità da definire.

CAOS PROVINCE. SABATO I SINDACATI IN PIAZZA A ROMA

"A tre mesi esatti dagli annunci trionfalistici del Governo, la
situazione delle Province e delle Città metropolitane è semplicemente
in stallo, ben al di là delle nostre peggiori previsioni. Se con la
grande mobilitazione di dicembre non avessimo fermato l'esecutivo,
sventata l'immediatezza degli esuberi e ottenuta la proroga dei
contratti precari, la situazione sarebbe catastrofica”. Lo si legge
sul sito della Funzione pubblica della Cgil che annuncia per sabato 11
aprile una manifestazione a Roma. Con una nota unitaria Fp-Cgil,
Cisl-Fp e Uil-Fpl, denunciano appunto il caos generato da quella che
definiscono "la non-riforma" delle Province e delle Città
Metropolitane, e rilanciano la prima manifestazione unitaria dell'11
aprile. "Manca una regia complessiva e le Regioni non hanno fatto il
proprio dovere, se escludiamo pochi casi. Le Province avrebbero dovuto
pubblicare in questi giorni le liste nominative del personale oggetto
di processi di mobilità, ma in base a leggi regionali che nella
maggior parte dei casi non sono state ancora approvate. Il Governo -
aggiungono le tre federazioni di categoria - non ha attivato gli
strumenti previsti dal Protocollo Delrio e con i tagli della legge di
stabilità ha generato maggiore incertezza tra le lavoratrici e i
lavoratori, causando un ridimensionamento dei servizi". "L'11 aprile
spiegheremo al Governo e alle Regioni come sia ancora possibile fare
una riforma vera che garantisca occupazione e servizi di qualità ai
cittadini. La smettano di fare il gioco dello struzzo e - concludono
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl - tirino la testa fuori dalla sabbia". Alla
manifestazione di Roma parteciperà il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso.


ANALISI, RIFLESSIONI E APPROFONDIMENTI

Sui quotidiani di oggi, tra i tanti titoli di attualità e i commenti,
da segnalare l’analisi di Enrico Marro sul Corriere della Sera sui
dati macroeconomici e sul Def: “Le previsioni sul Pil italiano
sgonfiate dalla realtà: 14 punti in meno dal 2008” (p.6 con un
richiamo in prima pagina e un servizio di Mario Sensini). Sempre sul
Corriere, nell’editoriale di prima pagina Gian Antonio Stella parla
del terremoto all’Aquila, sei anni dopo: “I riflettori spenti
sull’Aquila”. A proposito di Def, sul Sole 24 ore da segnalare
l’editoriale di Guido Gentili, “La svolta inevitabile e l’esempio
spagnolo”. Per il governo Renzi, dice Gentili, invertire la rotta
dell’economia, con i dati attuali, non sarà una passeggiata e saranno
inevitabili scelte dure. Su Repubblica da segnalare il pezzo di
Rosaria Amato sul rischio flop per Garanzia Giovani (p. 2), mentre
sullo scandalo delle tangenti nel napoletano e il coinvolgimento del
mondo delle cooperative rosse scrivono Concita De Gregorio e
Sebastiano Messina: “I segreti del supermanager Coop, altri trenta
appalti nel mirino”, “La stock option come tangente” (alle pagine 4,5
e 26). Sul Messaggero di questi temi scrive Sara Menafra, mentre di
Def e politica fiscale si occupa nell’editoriale Oscar Giannino: “Non
c’è ripresa senza misure per ridurre la tassazione”. Sui temi della
politica internazionale importante l’intervista del New York Times al
presidente americano Barack Obama, rilanciata oggi su Repubblica: “Gli
Usa con Israele, ma l’intesa con l’Iran non cambia”. Sullo spinoso
contenzioso sul nucleare dopo l’accordo con l’Iran da segnalare
un’interessante analisi di Siavush Randjbar Daemi pubblicata da Guido
Moltedo sul suo sito americano Ytali: “I retroscena di un accordo che
ridisegna la nostra storia”.  (http://ytali.com).

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