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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Merkel e Tsipras, il giorno della tregua (ma non molto di più)


“Disgelo”,” tregua”, “apertura”, “dialogo” e perfino “la caduta del
muro” sul manifesto. Sono i termini che compaiono oggi su tutte le
prime pagine a proposito delle notizie dell’incontro tra la
cancelliera Angela Merkel e il premier greco, Alexis Tsipras. Intanto
in Italia, dopo aver ricevuto l’interim per il Ministero delle
Infrastrutture dal presidente Mattarella, il premier Renzi rilancia la
sua linea politica con una intervista al Corriere della Sera: in
Italia, dice il presidente del Consiglio, non c’è nessuna deriva
autoritaria e la riforma elettorale farà scuola anche in altri paesi
europei. A proposito di scuola è stato il ministro del Lavoro,
Giuliano Poletti a sollevare ieri un nuovo vespaio a proposito delle
vacanze estive. Secondo il ministro, che parla di scuola occupandosi
della riforma dell’apprendistato, tre mesi di vacanza sono troppi e
sarebbe utile avviare esperienze di apprendistato professionale per
tutti gli studenti. I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Susanna
Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno incontrato ieri
il presidente Sergio Mattarella al quale hanno espresso le
preoccupazioni del sindacato sulla mancata ripresa economica e
sull’alto tasso di disoccupazione che caratterizza il nostro mercato
del lavoro soprattutto per quanto riguarda proprio i giovani. Oggi si
celebra l’anniversario della strage nazista delle Fosse Ardeatine,
Roma 24 marzo 1944.

ANALISI, COMMENTI E INTERVISTE

EUROPA-GRECIA. Sul confronto tra la cancelliera Angela Merkel e il
premier greco Alexis Tsipras sono molti gli approfondimenti sulla
stampa e il web. Dal sito di rassegna segnaliamo per esempio l’analisi
di Marcello Minenna che spiega i motivi per cui la Bce ha deciso di
non comprare i titoli del debito greco sul mercato secondario e tutti
gli ostacoli che dovrà superare il Quantitative easing per produrre
risultati sull’economia reale: “Per le finanze di Atene quel bazooka è
inservibile”. Sul Sole 24 ore di oggi l’editoriale firmato da Alberto
Quadrio Curzio è dedicato al Qe di cui si ricostruiscono i passaggi e
su cui si cerca di prevedere gli effetti futuri (che comunque non
saranno a breve termine): “Se la Bce dimentica il piano Junker”.
Repubblica, che apre con la notizia della tregua tra la Merkel e
Tsipras, preferisce affidare a due interviste l’approfondimento sul
futuro dell’Europa. La prima di Eugenio Occorsio è al presidente
Martin Schultz: “Il leader della Ue: sulla ripresa sono ottimista”, la
seconda di Federico Fubini al finanziere George Soros: “Rischio
populismo dagli aiuti Bce”. Anche il Corriere della Sera, a proposito
del rapporto tra Germania e Grecia, parla di “incontro e disgelo” con
un articolo di Danilo Taino. Sulla Stampa il commento è affidato a
Vladimiro Zagrebelesky: “Gli spazi reali per ottenere i risarcimenti”.

LE GOMME CINESI. Dopo le molte polemiche che si sono sollevate sul
caso dell’Opa dei cinesi della ChemChina sulla Pirelli, oggi parla sul
Corriere della Sera il protagonista diretto, Marco Tronchetti Provera:
“Basta nazionalismo di maniera, siamo ancora un Paese ostile
all’industria” (Federico De Rosa a pagina 3, con un titolo di apertura
in prima pagina). Sempre sul Corriere e sempre a proposito dei grandi
gruppi stranieri che stanno venendo in Italia è interessante
l’approfondimento di Guido Santevecchi, “Quanta Italia è già cinese”
(p.2, con un servizio di Turchetti). Molto interessante sul manifesto
l’analisi di Vincenzo Comito: “L’industria italiana e la scatola
cinese” (p.15, con richiamo in prima pagina).

BANCHE. MEGALE (FISAC): NESSUN IMPEGNO DALL’ABI

“La trattativa con Abi si è interrotta per l'indisponibilità
dell'associazione dei banchieri a garantire gli attuali livelli
occupazionali e a impegnarsi in termini concreti sul futuro
dell'occupazione giovanile”. Così il segretario generale della Fisac
Cgil, Agostino Megale, sulla interruzione delle trattative tra Abi e
sindacati per il rinnovo del contratto, che aggiunge: “Anzi, Abi ha
teso ad esplicitare come il mantenere l'attuale area contrattuale,
prevista nel contratto, costi duecento milioni di euro. Da qui anche
l'indisponibilità a misurarsi su quello che noi bancari abbiamo
definito un modello di banca al servizio del paese”. Il leader della
categoria dei lavoratori del credito della Cgil aggiunge inoltre come
“abbiamo reso esplicito che chiunque continui a pensare alla
disapplicazione del contratto dal primo di aprile troverà la categoria
da subito pronta a nuove mobilitazioni e nuovi scioperi, fino al
conflitto portato in ogni gruppo. Inoltre, anche chi ha pensato, e
ancora oggi pensa, all'interno di Abi di far fallire il negoziato per
arrivare al governo, deve avere ben chiaro che il primo dei grandi
problemi a cui dare risposta è proprio l'occupazione e l'area
contrattuale. Quest'ultima a difesa del perimetro di applicazione del
contratto, che non era scambiabile prima, non lo è oggi e non lo sarà
domani. Per questo, ribadisco, l'area contrattuale non si tocca”.
Sull’ennesima rottura tra Abi e sindacati scrive sul Sole 24 ore
Cristina Casadei, “Banche confronto interrotto” (p.15).

VIOLENZA SULLE DONNE: UCCISA UNA DELEGATA CGIL IN TRENTINO

Il sito di rassegna ha ripreso la notizia. "Un nuovo gravissimo
episodio di violenza sulle donne nei giorni scorsi si è verificato
nella nostra provincia. Nella tarda sera del 12 marzo scorso Carmela
Morlino è stata accoltellata a morte dall’ex marito sotto gli occhi
dei due figli nella sua casa di Zivignago vicino Pergine Valsugana. Un
delitto efferato e crudele che ha sconvolto la nostra comunità".
Comincia così l'ordine del giorno approvato lunedì 23 marzo,
all'unanimità, dal direttivo della Cgil Trentino, che ha osservato in
apertura dei lavori un minuto di silenzio in ricordo della vittima.
"Carmela Morlino, 35 anni, originaria di San Giovanni Rotondo, in
Puglia, era una dipendente della ItalScania, azienda commerciale di
Trento, dove recentemente era stata eletta come delegata sindacale
della nostra organizzazione - si legge ancora nell'Odg - Nonostante le
ripetute denunce della donna e le misure restrittive comminate all’ex
marito per episodi di violenza domestica, ancora una volta una donna è
rimasta vittima della cieca violenza di un uomo".

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