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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

Il giorno delle dimissioni di Lupi


Dopo l’informativa alle Camere, oggi si dimetterà il ministro Maurizio
Lupi. La notizia che compare su quasi tutte le prime pagine dei
quotidiani è stata comunicata ieri al Presidente Mattarella nel corso
di un vertice con il premier Renzi e il ministro Alfano. Ed è stato
poi lo stesso Lupi a confermare le sue intenzioni in una dichiarazione
a Porta a Porta: lo faccio per tutelare la mia famiglia, ha detto. E
mentre si scatena il totonomi per la successione, il ministro Lupi
riceve la solidarietà di Renzi. Ma i problemi non si risolveranno con
un semplice passaggio di consegne e neppure con l’inchiesta e il
processo contro il supermanager Ercole Incalza. Il caso infrastrutture
ha portato infatti alla luce un sistema di corruzione che va molto ad
di là dei casi personali. Il problema è quello di rivedere tutto il
sistema degli appalti ed è in questo contesto che si inserisce anche
la campagna nazionale della Cgil che chiede una profonda riforma del
sistema e l’introduzione di un sistema di tutela dei lavoratori del
settore. Ieri c’è stata una bella giornata di raccolta di firme in
tutto il paese in sostegno della proposta di legge di iniziativa
popolare. L’obiettivo da raggiungere è quello delle 300 mila firme.
Per vari ritardi burocratici l’operazione Tfr in busta paga è stata
rimandata al prossimo mese. Sul fronte europeo oggi avremo le prime
notizie dal vertice notturno a Bruxelles sulla Grecia. Il premier
Tsipras ha fatto sapere di essere più ottimista. Dichiarazioni
positive anche dalla cancelliera Merkel. E’ ancora molto alta la
tensione in Tunisia dopo la strage al museo del Bardo. L’Isis
rivendica l’attentato che era diretto proprio al museo e non al
Parlamento e dice che si tratta solo dell’inizio di una lunga serie di
attentati .Oggi è l’anniversario della morte della giornalista della
Rai, Ilaria Alpi. Nonostante la desecretazione degli atti non c’è
ancora una verità sul caso.

APPALTI. OBIETTIVO DELLA CGIL: 300 MILA FIRME PER LA LEGGE

Migliaia di banchi, nelle piazze, nei luoghi di lavoro, tra la gente,
su tutto il territorio nazionale. E' il risultato della giornata
straordinaria di raccolta firme per una legge di iniziativa popolare
sugli appalti promossa dalla Cgil, che si è svolta ieri in tutto il
Paese. Quella di ieri è stata una giornata importante che rientra in
una campagna, promossa dalla Cgil, partita il 12 febbraio scorso ad
Aosta e che si concluderà a Roma la fine di aprile. Obiettivo è la
raccolta di almeno 300mila firme a sostegno di una legge che
regolamenti una volta per tutte la giungla degli appalti nel nostro
paese e che permetta a tre milioni e mezzo di lavoratori di godere di
tutele e diritti fondamentali. “Abbiamo organizzato una bella giornata
nazionale per la raccolta delle firme – ha detto Moulay El Akkioui
della Cgil nazionale, coordinatore della campagna - La nostra proposta
di legge è una sfida per tutta la società italiana. Questo è un
problema serio che riguarda tutti i cittadini. Gli appalti sono
attualmente il seme della corruzione e della malavita che appesta
questo paese. La Cgil si è impegnata per mettere fine a questo cancro
che sta travolgendo l'economia italiana”. La Cgil crede fermamente che
sia indispensabile un intervento legislativo chiaro, con poche norme
ma vincolanti. Come, per esempio, il diritto a mantenere l’occupazione
nel cambio di appalto, il diritto ad un’equa retribuzione e il
contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese,
attraverso la clausola sociale e la responsabilità solidale. Poche
regole di facile interpretazione per restituire dignità ai lavoratori
degli appalti e smettere di competere scaricando tutto e solo sul
costo del lavoro. I lavoratori in appalto e in sub appalto, secondo
una stima della Cgil, sono oltre tre milioni e mezzo e sono presenti
in quasi tutti i settori, pubblici e privati, dalle forniture ai
servizi passando per le costruzioni. Sono esposti per una vita al
precariato, pur essendo per la gran parte assunti a tempo
indeterminato, senza carriere contributive dignitose, con basse
retribuzioni e senza valorizzazione professionale. Perché quello negli
appalti è lavoro povero, intenso, frammentario, faticoso e mal
retribuito. Ma soprattutto i lavoratori in appalto, o peggio ancora in
sub appalto, sono spesso le vere vittime del malaffare, degli sprechi
e delle inefficienze che caratterizzano questo segmento del mondo del
lavoro, senza adeguate tutele e senza che vengano riconosciuti e
rispettati i diritti minimi.

PRIMO MAGGIO A POZZALLO (RAGUSA) ALL’INSEGNA DELL’IMMIGRAZIONE

La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil del Primo Maggio si
terrà a Pozzallo, in provincia di Ragusa. Lo ha fatto sapere il
segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.  Al centro della
Festa dei lavoratori ci sarà il tema dell'immigrazione. Pozzallo
ospita il centro di prima accoglienza per i migranti. "Abbiamo
valutato che era necessario salvaguardare l'idea di una manifestazione
per la pace e l'integrazione perchè il Mediterraneo non diventi un
cimitero". Si tratta di una decisione unitaria e nei prossimi giorni
sarà messo a punto il manifesto comune.

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