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DAI QUOTIDIANI NAZIONALI

L'Istat «gela» la ripresa


I dati sulla produzione industriale di gennaio diffusi ieri dall’Istat
hanno gelato le previsioni più ottimistiche sull’imminente uscita
dalla crisi. L’indice destagionalizzato è sceso dello 0,7 per cento
rispetto allo stesso mese del 2014. Si tratta di una frenata che non
era stata prevista e che spiazza anche gli osservatori più esperti. Ma
il problema, a parte la capacità delle previsioni di cogliere le
dinamiche reali, è chiaro: senza investimenti e senza il rilancio di
una vera politica industriale non si uscirà mai dal tunnel della
recessione. Lo ha ribadito ieri il segretario confederale della Cgil,
Fabrizio Solari commentando i dati Istat. Eppure le risorse per gli
investimenti produttivi ci sarebbero, a partire da un vero e proprio
tesoretto ricavabile dal recupero dell’evasione fiscale e dalla lotta
al sommerso. Non ci possono essere soglie o buonismi in questa
battaglia contro l’economia al nero che ormai compete con l’economia
regolare. Dall’evasione fiscale si possono ricavare almeno 14
miliardi, ha detto ieri il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso che ha partecipato alla presentazione della ricerca
dell’Associazione Bruno Trentin, Cer e Tecnè sull’economia non
osservata. Di economia e di scenari europei con particolare attenzione
al caso della Grecia si parlerà oggi in Cgil nella riunione del Forum
dell’economia.  Ieri la Camera ha votato la riforma del Senato. Silvio
Berlusconi assolto definitivamente per il reato di prostituzione
minorile. Tosi espulso dalla Lega.

SOLARI (CGIL): SENZA POLITICA INDUSTRIALE, NON SI ESCE DALLA CRISI

“Senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla
crisi”. Questo il commento del segretario confederale della Cgil,
Fabrizio Solari, sui dati diffusi ieri dall’ Istat: “La caduta della
produzione industriale a gennaio dimostra la fragilità di quella che,
con grande ottimismo ed eccesso di propaganda, viene definita ripresa
economica. In realtà i risultati positivi di dicembre, che avevano
fatto intravedere una timida inversione di tendenza, sono in gran
parte vanificati da una flessione che, se messa in relazione
all'andamento che si registrava nei primi mesi dello scorso anno,
risulta ancora  più preoccupante”.

 

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