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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

DAI QUOTIDIANI DI MARTEDÌ 3 MARZO

Rsu Pubblico impiego e scuola, da oggi si vota


Da oggi a giovedì si voterà per la rielezione dei rappresentanti nelle
Rsu di tutti i settori del pubblico impiego. Per la Cgil si tratta di
una grande occasione democratica ed è stato lo stesso segretario
generale, Susanna Camusso, a rilanciare un appello ad una massiccia
partecipazione al voto. Un voto che sarà caratterizzato anche dalle
nuove tensioni sulla scuola: da una parte lo scontro interno alla
maggiorana sui finanziamenti alle scuole private, dall’altra il
dietrofront di Palazzo Chigi sul decreto per l’assunzione dei 150 mila
precari. In attesa di conoscere i dati su lavoro e retribuzioni delle
grandi imprese che saranno resi noti oggi dall’Istat in contemporanea
con la diffusione dei dati Eurostat sull’indice prezzi della
produzione Ue a gennaio, la Cgil ribadisce il suo giudizio critico
sulle politiche del lavoro messe in campo dal governo Renzi. Le nuove
regole produrranno solo altra incertezza e precarietà e c’è il rischio
serio che i vari annunci del ministro Poletti sulla creazione di nuovi
posti rimangano solo sulla carta. Ed è presto per parlare di
inversione di rotta sulla base degli ultimi dati Istat sulla
disoccupazione. Intanto, proprio sul Jobs Act risultano ancora fermi i
due decreti attuativi sul contratto a tutele crescenti e sul nuovo
assegno per i disoccupati, perché manca la firma del presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente ha fatto sapere ieri di
volerli esaminare al suo rientro dal viaggio in Germania. Scattano
intanto le grandi manovre sul fronte delle infrastrutture. All’ordine
del giorno del Consiglio dei ministri di oggi ci sarà infatti il piano
sulla banda larga, mentre pare rientrato il cosiddetto “switch off”
dalla rete di rame alla fibra ottica. Confermato invece l’interesse
della francese Orange per Telecom Italia che fa salire i suoi titoli
in Borsa. In pieno corso anche la guerra delle antenne Tv. Con una
intervista al Corriere della Sera, il nuovo presidente dell’Inps, Tito
Boeri, lancia l’idea di una nuova flessibilità per andare in pensione,
mentre i sindacati attendono la convocazione del ministro Poletti
sulla richiesta di cambiare la legge Fornero. E’ scattata anche
l’operazione Tfr in busta paga, ma c’è chi parla già di flop. Comincia
oggi a Roma un importante seminario di due giorni promosso dalla
Filctem sui modelli di contrattazione. A confronto i segretari di
tutte le categorie industriali. Per la Cgil parleranno i segretari
confederali Franco Martini e Fabrizio Solari.(I lavori si potranno
seguire su Radio Articolo 1, www.radioarticolo1.it).

VOTATE TUTTI PER LE RSU. L’APPELLO DI SUSANNA CAMUSSO

“Care lavoratrici e cari lavoratori, da oggi al 5 marzo sarete
chiamati ad eleggere i vostri rappresentanti Rsu. Un’occasione di
straordinaria importanza alla quale la Cgil affida significati
precisi. Riconquistare spazi di democrazia nei posti di lavoro e nel
Paese, dare più forza al lavoro e ai suoi diritti, riconfermare il
nesso stringente fra la qualità dei servizi pubblici e bisogni dei
cittadini, sono solo alcuni dei risultati che possono essere
realizzati solo con il concorso di una grande prova di
partecipazione”. Comincia così l’appello del segretario generale della
Cgil, Susanna Camusso a proposito della elezione dei nuovi
rappresentanti dei lavoratori dei settori pubblici. “E’ un voto che
deve essere esercitato anche nell’interesse generale di un Paese che
può e deve uscire dalla crisi investendo sul lavoro pubblico e su
tutte quelle donne e uomini che garantiscono servizi, assistenza e
diritti – spiega la leader della Cgil. “Ed è un voto attraverso il
quale si può finalmente affermare, al contrario di ciò che molti
pensano, che il lavoro non è una delle tante variabili del nostro
vivere, ma il primo di quegli elementi che predetermina la possibilità
di emancipazione e di libertà di ogni individuo: tornare a riconoscere
i luoghi di lavoro della Pubblica Amministrazione quali punti centrali
di un processo di riforma e cambiamento è ciò che bisogna
immediatamente fare”. Il segretario generale ricorda che la
contrattazione, sia essa integrativa, aziendale, territoriale o
sociale, è lo strumento indispensabile per difendere qualità e
organizzazione dei servizi ai cittadini e le Rsu, almeno per noi,
rappresentano quel presidio necessario per realizzare tutto ciò.
“L’essenza del voto per le Rsu, quindi, sta proprio in questa idea di
partecipazione e contrattazione, di esercizio democratico della
rappresentanza che dobbiamo e vogliamo difendere: votare, questa
volta, significa dichiarare che la rappresentanza, la democrazia e la
partecipazione attiva sono punti irrinunciabili per qualsivoglia
credibile processo di cambiamento. Votare Cgil significa, infine,
affermare la giustezza delle nostre tante battaglie: la prima su tutte
quella che ci vede fieri oppositori di una idea di uscita dalla crisi
che passa solo attraverso la destrutturazione del lavoro e dei
diritti”. Sulle elezioni delle Rsu scrive tra gli altri sul manifesto
Massimo Franchi: “Lavoratori pubblici al voto, la prima volta dei
precari. Due milioni e 400 mila eleggono i propri rappresentanti”
(p.4).

DAL LAVORO MINORILE AL LAVORO GRATIS.
STORIE DI LAVORO SULLA STAMPA

Sul Manifesto di oggi Antonio Sciotto parla della denuncia della Flai, il
sindacato Cgil del settore agroalimentare e della stessa Cgil a
proposito del lavoro minorile. In Sicilia ragazzini tra i 10 e i 14
anni salgono sui furgoni dei caporali per andare a lavorare. Una forma
di sfruttamento ottocentesca che viene denunciata in un documentario,
“Terra nera” che sarà presentato a Catania il 12 marzo prossimo
(manifesto, p.5).
ALLA FINCANTIERI MEZZ’ORA DI LAVORO GRATIS? E’quello
che si chiede Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano di oggi (p. 9).
“Lo Stato padrone in Fincantieri: operai, lavorate mezz’ora gratis. La
proposta dell’azienda di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti che
fa infuriare la Fiom”.

POLITICA INTERNAZIONALE: SEGNALAZIONI STAMPA E WEB

Dal web, per quanto riguarda la politica internazionale, da segnalare
un approfondimento sui rapporti tra Usa e Israele, “Bibi e Barack, due
americani in conflitto”. Lo scrive Guido Moltedo (ex giornalista del
manifesto e poi di Europa) che ha lanciato un suo blog negli Stati
Uniti (ytali.com). Da Repubblica di oggi da segnalare una intervista a
Lorenzo Bini Smaghi: “La Bce offre una chance unica, Italia ancora in
ritardo, in vigore solo il Jobs Act” (p.8). Sempre sull’Europa scrive
Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24 ore: “Investimenti non bolle per
l’Europa più flessibile” . Sempre dal Sole segnaliamo l’analisi di
Walter Riolfi: “La corsa della valuta Usa? Potrebbe finire presto”
(p.7) e l’articolo di Andrea Buraschi e Luigi Zingales sui derivati e
i veri rischi per il Tesoro. Sul Corriere della Sera (oltre alla
intervista al presidente Inps Tito Boeri) da segnalare l’intervento di
Franco De Benedetti sulla banda larga (p.32), quello della segretaria
della Cisl, Anna Maria Furlan (“Non si può privatizzare dimenticando i
lavoratori”) e l’analisi di Dario Di Vico sulla ripresina e le spinte
per il lavoro (p.33). Interessante su La Stampa l’editoriale di Mario
Deaglio, “Cosa manca per uscire dalla crisi” (secondo Deaglio siamo in
presenza di una prima vera inversione di tendenza nell’economia
italiana dopo anni di blocco). Sull’inserto del Foglio scrive Massimo
Mucchetti su Ilva e Iri. Argomento molto diverso da quelli economici è
quello sui rapimenti. A tanti anni di distanza dal rapimento della
giornalista del manifesto, Giuliana Sgrena, parla Nicolò Pollari:
“Sulla morte di Calipari  dieci anni di fango” (Il Giornale, p.10).

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