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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

SEGNALAZIONI DAI QUOTIDIANI NAZIONALI DI LUNEDÌ 2 MARZO

Rsu Pubblico Impiego, da domani si vota


Mentre il Parlamento si appresta ad affrontare la riforma della
pubblica amministrazione, scatta il conto alla rovescia per il rinnovo
di tutte le Rsu del pubblico impiego: da domani al 5 marzo si voterà
infatti per l’elezione dei nuovi rappresentati dei lavoratori. La Cgil
ha condotto una grande campagna nazionale nei luoghi di lavoro
pubblici. Decine sono stati gli appuntamenti a cui ha partecipato il
segretario generale Susanna Camusso. I leader di Cgil, Cisl, Uil hanno
scritto una lettera al ministro Poletti per chiedere un incontro
urgente sulle pensioni: è ormai indispensabile cambiare la riforma
Fornero, introdurre nel sistema nuovi elementi di flessibilità e
risolvere definitivamente il problema degli esodati. Il governo Renzi
è intanto alle prese con i problemi della banda larga e delle
infrastrutture tecnologiche per risolvere i problemi di connessione
che pongono l’Italia agli ultimi posti dei paesi europei. L’argomento
dovrebbe essere all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di
domani. Nella maggioranza è scontro sui problemi della scuola
soprattutto dopo l’appello a favorire le scuole private da parte di un
gruppo di parlamentari. Al via anche l’operazione Tfr in busta paga.
La Cgil ha espresso dubbi e critiche in più occasioni e i lavoratori
dovranno fare scelte oculate per non compromettere il loro futuro
previdenziale (se ne parla oggi, tra gli altri giornali, sul Corriere
della Sera). Continua la campagna della Cgil sugli appalti, mentre la
Filctem chiama a raccolta tutte le categorie industriali della
confederazione per discutere del nuovo modello contrattuale. In
Campania le primarie del Pd si sono concluse con la vittoria di
Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno: caduto quasi nel vuoto
l’appello al non voto di Roberto Saviano. Non si placano le polemiche
e la tensione nel centro destra dopo la manifestazione di sabato a
Roma della Lega che è scesa in piazza con i neofascisti. A Mosca la
grande marcia degli oppositori a Vladimir Putin.

RSU DEL PUBBLICO IMPIEGO: DA DOMANI SI VOTA

E’ la settimana del rinnovo delle Rsu del pubblico impiego. Dal domani
al 5 marzo i lavoratori di più di 10.000 luoghi di lavoro solo nelle
pubbliche amministrazioni saranno chiamati al voto per rinnovare le
rappresentanze sindacali unitarie. E' un momento importante per il
mondo del lavoro, un appuntamento fondamentale che, tra l'altro,
quest’anno avrà un sapore speciale, perché per la prima volta anche i
lavoratori precari della scuola potranno finalmente votare ed essere
eletti. La Cgil ha svolto nel mese di febbraio una grande campagna
nazionale. Sono state decine gli appuntamenti in giro per l’Italia a
cui ha partecipato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso
che ha voluto anche lanciare appelli a livello nazionale a tutti i
lavoratori pubblici. Molti anche gli appuntamenti in varie città
italiane ai quali ha partecipato Gianna Fracassi che nella segretaria
confederale ha la delega sul lavoro pubblico. Si tratta davvero di una
scadenza molto importante e di una grande occasione per rilanciare la
rappresentanza in tutti i settori del pubblico, scuola e università
comprese. “Noi siamo convinti - ha scritto Rossana Dettori, segretario
generale della Fp Cgil in un appello al voto - che le elezioni delle
Rsu possono essere veramente quel punto di cambiamento per tornare a
rendere trasparente e partecipato un processo di riorganizzazione che
deve essere realizzato con la contrattazione, con il confronto, con la
partecipazione attiva di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei
servizi pubblici”. “E' una grande prova di democrazia perché avere
rappresentanza equivale ad avere voce e cittadinanza nella propria
attività quotidiana. Vogliono farci credere che il sindacato non
serva, ma se il sindacato non c’è o conta di meno, i lavoratori hanno
meno diritti, retribuzioni inadeguate e saranno sempre più soli”, dice
il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo.

PENSIONI. LA LETTERA DI CGIL, CISL, UIL A POLETTI

Cgil, Cisl e Uil, "hanno elaborato una piattaforma per il cambiamento
della normativa previdenziale a partire dalla flessibilità per
l'accesso alla pensione con l'attenzione alle diverse tipologie di
lavoro, il futuro pensionistico dei giovani e dei lavoratori
discontinui".
I segretari generali delle tre confederazioni sindacali Susanna
Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo  hanno scritto una
lettera al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano
Poletti per richiedere "un incontro per conoscere le intenzioni del
Governo e proporre i contenuti della proposta del sindacato". I
segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, infine, ricordano al ministro
di aver " più volte, anche recentemente, sottolineato l'esigenza di
porre rimedio alle gravissime ripercussioni sociali conseguenti
all'aumento di anni per accedere alla pensione introdotti dalla legge
Monti - Fornero". La Lettera dei segretari di Cgil, Cisl, Uil è stata
rilanciata ieri su molti quotidiani della domenicai. Tra questi il
pezzo di Luisa Grion su Repubblica, (“I sindacati: età pensionabile
più flessibile”, p.27), il Sole 24 ore (“Anche Cgil, Cisl, Uil
all’attacco sulle pensioni”, p.6),  sul Messaggero a pagina 17 (“Cgil,
Cisl, Uil: cambiare la Fornero”), sul Mattino: “I sindacati a Poletti:
urge incontro”, p.6). Sul Secolo XIX ha scritto ieri Michele Lombardi:
“Pensioni, torna in discussione il sistema delle quote” e sulla
Gazzetta del Mezzogiorno a pagina 15: “Esodati, sindacati all’attacco
per cambiare la legge Fornero”.

CHI HA VINTO IN CAMPANIA? COMMENTI SULLA STAMPA

Per Antonio Polito, che firma l’editoriale di oggi del Corriere della
Sera, la politica campana resta ferma al passato. Nella corsa alle
primarie è caduto quasi nel vuoto l’appello di Roberto Saviano a
disertare le urne per evitare il voto di scambio. Il premier Renzi,
secondo Polito, può tirare un sospiro di sollievo per il fatto che le
primarie non sono state annullate come era successo precedentemente.
Ma nello stesso tempo il capo del governo e segretario del Pd non può
stare sereno perché il Pd che si è imposto non è il suo: “ha piuttosto
il volto del passato, è dominato da sempre dai signori delle tessere e
delle clientele e quel che è peggio è che si è dimostrato impermeabile
ad ogni tentativo di rottamazione”. Su Repubblica, intervistato da
Conchita Sannino, parla Roberto Saviano: “Il mio invito a disertare i
seggi lontano dal nichilismo di Grillo volevo fermare le clientele”
(p.11).

IN ITALIA C’E’ UNA LEGA, ANZI TRE

Su Repubblica da segnalare l’analisi di Ilvo Diamanti nella sua
rubrica “le mappe” che oggi è dedicata all’evoluzione di quello che
una volta era la Lega Nord di Umberto Bossi. Per Diamanti, ora le
Leghe sono almeno tre. “Padana, nazionalista e personalizzata. Ecco la
tripla Lega alleata di CasaPound” (p. 9 con richiamo in prima pagina).

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