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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

L'Europa tra Atene e Kiev. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di mercoledì 11 febbraio


Questa notte ad Atene il governo guidato da Alexis Tsipras ha
incassato il voto di fiducia del Parlamento. Prima del voto, il
premier greco ha rilanciato la sfida all' Unione europea per una
rinegoziazione del debito, sottolineando che "indietro non si torna" e
che la nuova Grecia rifiuta le ricette dell' austerità che conducono a
"una vita di miseria”. E oggi a Bruxelles toccherà al ministro delle
Finanze, Varoufakis, illustrare davanti ai rappresentanti
dell’Eurogruppo i cinque punti che compongono la proposta della Grecia
all’Europa: si chiedono sei mesi di tempo per rientrare dal debito, ma
dalla Germania, per bocca del ministro Schauble è arrivato già il
primo no. E sempre oggi, a Minsk, altro appuntamento decisivo per gli
equilibri europei con il vertice tra Francia, Germania, Ucraina e
Russia. Da Mosca Putin parla di una escalation inevitabile in caso di
invio di armi. Intanto in Italia parte da oggi una mobilitazione in
sostegno del governo greco. La Cgil ha deciso di aderire alla
manifestazione di sabato prossimo a Roma, "Dalla parte giusta. È
cambiata la Grecia, cambiamo l'Europa". “Saremo in piazza, insieme a
tante associazioni ed organizzazioni democratiche per dire una volta
di più che un'altra politica economica e sociale è possibile, che la
scelta del rigore e dell'austerità ha fallito e che è tempo che
l'Europa cambi verso”, ha spiegato ieri una nota della segretaria
nazionale. Proseguono anche le campagne della Cgil sulla legalità,
contro il caporalato e il lavoro nero e per la richiesta di una
riforma del sistema degli appalti. Dura critica della Cgil alle scelte
della Ue sulle politiche dell’immigrazione e dell’accoglienza, dopo
l’ennesima tragedia nel Mare di Sicilia.

TRA ATENE E KIEV. I COMMENTI SUI GIORNALI

Sul Sole 24 ore l’editoriale di oggi è affidato ad Attilio Geroni,
“Atene e Kiev, Europa se ci sei batti un colpo”. Oggi a Bruxelles, nel
consesso democratico dell’Eurogruppo, scrive Geroni, il negoziato con
la Grecia sulla ristrutturazione del debito e sul piano di riforme
economiche entrerà nel vivo e nel merito ognuno si toglierà la
maschera e metterà sul tavolo le carte vere. Interessanti, sempre sul
Sole, le due analisi di Carlo Bastasin (sul duello sotterraneo tra
Juncker e Merkel e quello di Fabio Pavesi sulla vera fragilità in
relazione al rischio a cui sono esposte le banche greche, mentre da
Bruxelles sulla frenetia attività della diplomazia europea scrive Beda
Romano, “Tra Atene e Bruxelles contatti continui” (p.2).  Su
Repubblica è Andrea Bonanni a firmare un editoriale ottimista su un
possibile epilogo positivo della trattativa tra Atene e Bruxelles, “Ma
tutti vogliono un compromesso”.  Sempre tra Atene e Kiev scrive sul
Messaggero Giuliano da Empoli, “Europa al bivio e prigioniera del
passato”. Sulla Stampa, oltre alla cronaca sull’appuntamento di oggi,
Alberto Mingardi mette in evidenza la “doppia morale di Tsipras” sulla
distanza tra le promesse elettorali e gli impegni da onorare. Sul
doppio appuntamento di oggi di Bruxelles e di Minsk sul manifesto
scrive Tommaso Di Francesco secondo il quale anche all’origine della
esplosiva questione ucraina c’è stato un rifiuto degli organismi
comunitari a soccorrere con un prestito ponte la crisi economica
divampata a Kiev.

IMMIGRAZIONE. LA NUOVA TRAGEDIA DIMOSTRA IL FALLIMENTO DI TRITON

“La tragedia di martedì, al largo delle coste di Lampedusa mette in
evidenza l’inadeguatezza delle attuali attività di pattugliamento in
mare della operazione Triton. Le crisi umanitarie in Africa e Medio
Oriente sono destinate a mantenere - se non ad aumentare - il numero
di persone in cerca di protezione. Una tale tragedia umanitaria non
può essere affrontata con operazioni di sicurezza ma attraverso una
adeguata politica di soccorso, accoglienza e integrazione”. Lo afferma
una nota diffusa ieri dalla Rete Sindacale di Protezione dei Migranti
nel Mediterraneo. Nel 2014 – ricordano i sindacati e le associazioni -
malgrado “Mare Nostrum”, sono morte in mare circa 4000 persone.
L’operazione Triton non ha come missione il salvataggio di vite umane
ma quella di proteggere i confini. “Riteniamo che l’assenza di misure
di governo dei fenomeni migratori sia solo destinata a provocare nuove
e più pesanti tragedie. La Rete Sindacale di Protezione dei Migranti
nel Mediterraneo condanna l’assenza di politiche di soccorso e
accoglienza da parte dei governi europei e fa appello alla comunità
internazionale a rispondere con mezzi adeguati a quella che rischia di
diventare una nuova ecatombe di migranti nel Mediterraneo. La Rete è
costituita dai sindacati Cgil, Ggt-Tunisie, Cgt-France, Ccoo-Spain,
Carism-Senegal, Cgtm-Mauritania, Cdt-Marocco, Snapap-Algeria,
Efitu-Egypt, Fenasol-Libano, Cgtp-Portogallo, Cftd-Francia, UIL,
Fgtb-Belgio, Ugtci-Costa d’Avorio, Ustn-Nigeria, Umt-Marocco,
Friedrich Ebert Stiftung (Germania), Solidar.

LIBRI, INCHIESTE E APPROFONDIMENTI

Sul manifesto di oggi Roberto Ciccarelli recensisce un libro
pubblicato da Ediesse, la casa editrice della Cgil sul rapporto tra
lavoratori e imprese attraverso una ricognizione delle teorie
gestionali. Titolo del libro: “Le risorse umane”, autore il filosofo
Massimiliano Nicoli. Su Conquiste del lavoro, (p.3) il quotidiano
Cisl, si segnalano due libri sul sindacato: quello di Sandro
Antoniazzi (“Lo spirito del sindacalismo”) e di Luigi Viviani (“Oltre
il declino dell’unità: il dilemma del sindacalismo italiano” sui quali
c’è stato al Cnel un confronto tra Marco Bentivolgli della Fim e
Maurizio Landini, segretario Fiom.

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