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ANALISI E COMMENTI SU GRECIA E UNIONI CIVILI

Quirinale, Mattarella in corsia di sorpasso. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di giovedì 29 gennaio


Sergio Mattarella è il nome che emerge dal botteghino per il
Quirinale, ma le tensioni tra le forze politiche sono ancora molto
forti e l’accordo sembra ancora lontano, nonostante l’ottimismo del
premier Renzi che ieri ha incontrato Bersani e tutti i rappresentanti
degli “alleati” e ha avviato contemporaneamente delle consultazioni
parallele. Oggi si comincia a votare: il Parlamento si riunisce in
seduta comune alle 15. Una vasta operazione di polizia in sei regioni
porta alla luce una nuova realtà di connessioni criminali tra mafie e
politica. Per la Cgil la lotta alla criminalità è una emergenza
nazionale. Dopo la rottura unilaterale delle trattative per il
contratto da parte dell’Abi, domani sciopereranno i bancari con
manifestazioni in quattro città. Sul fronte europeo iniziano le
schermaglie tra la Commissione europea e il nuovo governo greco
guidato da Alexis Tsipras.

CGIL ROMA: GRANDE RISULTATO IL REGISTRO UNIONI CIVILI

"Finalmente il registro delle unioni civili. Finalmente una buona
notizia, che attribuisce a Roma Capitale un ruolo degno di una grande
metropoli europea, sul piano nel riconoscimento dei diritti delle
persone e del loro legame affettivo". È quanto dichiara Claudo Di
Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio. "È un
grande risultato – aggiunge il dirigente sindacale –, dall'indubbia
valenza simbolica, soprattutto per le coppie lgbt, che da anni
combattono per essere riconosciute come tali, e che ci auguriamo possa
aprire la strada, a livello nazionale, a una legislazione davvero al
passo con i tempi. In una fase in cui le diseguaglianze aumentano, è
fondamentale che le istituzioni e le parti sociali s'impegnino per
sradicare qualsiasi forma di discriminazione".

ANALISI, COMMENTI E INTERVISTE

SOTTO IL QUIRINALE. Editoriale del Corriere della Sera di Antonio
Polito che analizza i paradossi di un Parlamento che ha appena votato
l’elezione diretta del capo del governo (perché questo è di fatto
l’Italicum) e che invece da oggi è chiamato a eleggere un capo dello
Stato con gli stessi poteri di sessanta anni fa. Sul Corriere la
cronaca delle consultazioni ‘ombra ‘di Renzi con Confalonieri è
affidata da Maria Teresa Meli e Francesco Verderami.  Su Repubblica,
che dedica l’apertura e molte pagine interne alla elezione del
Presidente, scrive oggi tra gli altri Stefano Folli che parla di
quadratura del cerchio a proposito della candidatura di Sergio
Mattarella. Sul Messaggero scrive Giovanni Sabbatucci, “Conclave laico
in attesa della riforma”. Ancora da Repubblica da segnalare l’analisi
di Francesco Merlo, “Il Sottile e il Silenzioso”, su Amato e
Mattarella.

SULLA GRECIA E DINTORNI. Il Sole 24 ore di oggi affida l’editoriale a
Luca Ricolfi che cerca di spiegare la contraddizione palese di avere
al governo, in Grecia, un partito di estrema sinistra insieme ad un
partito di estrema destra. Citando il libro di Norberto Bobbio (Destra
e sinistra), Ricolfi dice che si tratta di una situazione politica
impossibile perché storicamente la sinistra lotta per superare le
diseguaglianze, mentre la destra le accetta. Una situazione dunque che
viene tenuta insieme solo dal rifiuto comune della supervisione
europea. Due pagine di approfondimento sulla Grecia sul Messaggero:
“Tsipras blocca le privatizzazioni, ma apre alla Ue”, pagine 8 e 9. La
Stampa dedica alla Grecia la pagina 7 e un forte richiamo in prima
pagina con una grande foto del giuramento del nuovo governo greco, con
un reportage dell’inviata Tonia Mastrobuoni, “E un senzatetto ispira
il ministro delle Finanze”. E a proposito degli effetti indiretti
della vittoria della sinistra radicale in Grecia, sul Fatto Quotidiano
Salvatore Cannavò intervista oggi il segretario della Fiom, Maurizio
Landini, secondo il quale in Italia è ora necessario lavorare ad una
grande coalizione sociale per battere Renzi, considerato peggio di
Berlusconi. Sul manifesto scrive invece Roberto Ciccarelli, La
sinistra made in Syriza, così vicina, così lontana” (p.5). Sempre sul
manifesto da segnalare il commento di Michele Prospero: “Dalla Grecia
la prima risposta alla turbo finanza” (p.15 con richiamo in prima).

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