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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Usa, Obama introduce la "patrimoniale". Segnalazioni dai quotidiani di mercoledì 21 gennaio


Il presidente Barak Obama annuncia una svolta del sistema di
tassazione. L'America è risorta dalla crisi, ha detto ieri Obama, e
ora i frutti di quello che si è fatto devono essere messi a
disposizione della classe media e saranno i più ricchi a dover
contribuire maggiormente a quella che potrebbe essere la più grande
redistribuzione della ricchezza negli Usa. In Italia la Corte
Costituzionale boccia il referendum proposto dalla Lega sulla riforma
delle pensioni. A questo punto per la Cgil diventa davvero urgente e
indispensabile cambiare radicalmente la legge Fornero.
L'inammissibilità del referendum carica di responsabilità il governo e
il Parlamento ed è indispensabile dare risposte alle ingiustizie
provocate da una legge sbagliata che punisce chi avrebbe il diritto di
andare in pensione e anche tutti quei giovani che sono penalizzati due
volte: dall'assenza di possibilità di lavoro e da norme che
impediscono la costruzione di una storia contributiva utile ad
assicurare una pensione dignitosa. La Cgil ha pronta da tempo una
piattaforma unitaria costruita con Cisl e Uil per una vera riforma del
sistema previdenziale che questa volta guardi alla sostenibilità
sociale. Lo Spi chiede con forza che si organizzi una forte
mobilitazione in tutto il Paese per poter portare le proposte di
modifica in Parlamento. Al via oggi il summit di Davos sulle sorti del
capitalismo mondiale. Da Davos il premier Renzi annuncia un vertice
italo tedesco a Firenze dopo la decisione della Bce sull'acquisto dei
titoli di Stato. Passa intanto la riforma delle banche popolari che
devono trasformarsi in società per azioni, mentre sul fronte della
politica interna cresce la tensione nel Pd dopo la spaccatura sulle
riforme elettorali. Da oggi si vota l'Italicum.

JOBS ACT: IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI E' UN BLUFF

Un provvedimento che ridefinisce "la regolamentazione dei
licenziamenti", e non "la introduzione di una fattispecie contrattuale
definita 'a tutele crescenti' ancorché a tempo indeterminato". Per
questa ragione preliminare, "che traduce in una secca monetizzazione
il diritto alla tutela in caso di licenziamento senza giusta causa,
oggettivo o soggettivo, individuale e collettivo", la Cgil valuta
"sbagliato ed inemendabile il testo di decreto presentato dal
Consiglio dei Ministri". Lo si legge in una nota diffusa ieri da Corso
Italia che illustra i testi della Cgil consegnati in audizione in
Parlamento.

COMMENTI, ANALISI E INTERVISTE

QUANTITATIVE EASING. Sul Sole 24 ore da segnalare oggi tra le altre
cose due approfondimenti, quello di Isabella Bufacchi ("Perché la
manovra Bce non è aiuto di Stato") e quello di Morya Longo che
intervista Robert Kapito, presidente di BlackRock, un colosso
finanziario da 4.600 miliardi di dollari: "Il Qe funzionerà anche in
Europa" (p.21).

PENSIONI. Sulla decisione della Corte Costituzionale a proposito del
referendum promosso dalla Lega e sulle conseguenti reazioni politiche
di ieri scrivono ovviamente in molti. Tra gli articoli che cercano di
fare il punto della situazione segnaliamo quello di Luca Cifoni sul
Messaggero, "Bocciato il referendum sulle pensioni, al sicurco 20
miliardi l'anno, l'ira leghista" (p.7). Nel pezzo di Cifoni si riporta
anche la richiesta della Cgil di un incontro urgente con il governo.
Sul Fatto Quotidiano scrive Salvatore Cannavò "Fornero, il vaffa di
Salvini contro la Corte Costituzionale". Nel pezzo di Cannavò si parla
sia delle intenzioni della Cgil sia della proposta dello Spi di
organizzare una mobilitazione nel Paese. Sulla Stampa scrive Francesco
Maesano (p.5).

POLITICA ITALIANA. Sullo scontro interno al Pd a proposito delle
riforme elettorali parla oggi su La Stampa l'ex segretario della Cgil,
Guglielmo Epifani: "Un fatto inaudito l'intesa con Forza Italia. Ma
Cofferati ha sbagliato a uscire". (intervista di Roberto Giovannini a
pagina 3). Secondo Epifani è incredibile che Renzi abbia trovato
l'accordo con tutti meno che con una parte importante del suo partito.
Epifani non è invece d'accordo con le analisi e la scelta di
Cofferati: "Che nel Pd ci sia un dissenso anche politico è vero. Ma un
conto è denunciare scorrettezze o avere opinioni diverse, un altro
denunciare un presunto mutamento genetico del Pd". Sul Fatto
Quotidiano una versione più radicale da parte di Gad Lerner,
(fondatore democrat) intervistato da Carlo Tecce (p.5): "Matteo
rincorre la destra, cerca risse e vuole la scissione". La Stampa
dedica l'editoriale di Marcello Sorgi al rapporto tra sinistra e
destra e al Partito della Nazione. Da segnalare sull'HuffingtonPost un
articolo di Miguel Gotor, storico e senatore del Pd sulla legge
elettorale: "No ai cento capolista bloccati, Renzi ascolti anche il
Pd". Su Repubblica l'analisi di Stefano Folli su quello che sarà
l'esito dello scontro sulle riforme elettorali ("Il prezzo della
vittoria"). Secondo Folli, Matteo Renzi uscirà vincente dallo scontro
ma sarà fortemente indebolito. Tutta la partita rischia così di
favorire paradossalmente più Berlusconi che Renzi.

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