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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Jobs Act, la mobilitazione non si ferma. 

Segnalazioni dai quotidiani di giovedì 18 dicembre


I lavoratori delle Acciaierie di Terni hanno detto sì all’accordo. Ha votato più dell’80 per cento degli aventi diritto. Si conclude così positivamente una vertenza durissima e ora il sì all’accordo riapre le prospettive produttive non solo per la Ast, ma per tutta la siderurgia italiana. Ecco le parole con cui ieri sera il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha commentato la notizia: “L'esito del referendum alla  Ast di Terni sull'accordo siglato premia la fermezza della lotta condotta dai sindacati e la lungimiranza degli obiettivi messi in campo. Si è trattato di un risultato che premia una straordinaria lotta unitaria di tutti i lavoratori delle acciaierie". Anche per il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, si tratta di un grande risultato che parla a tutto il Paese. Intanto il governo cerca di accelerare sulle riforme e il premier Renzi ha già fissato gli appuntamenti di gennaio subito dopo la pausa natalizia. Per domani è confermato invece l’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi sul Jobs Act, mentre la Commissione Bilancio ha rinviato il via libera alla Legge di stabilità. Per la vigilia di Natale il Consiglio dei ministri prenderà una decisione sull’Ilva. Notizia storica da oltreoceano. Dopo 52 anni, gli Stati Uniti hanno riaperto il dialogo con Cuba. Finisce così l’embargo deciso nel 1962 e crolla l’ultimo muro della Guerra Fredda.


Jobs Act. Domani l’incontro a Palazzo Chigi, ma la mobilitazione non si ferma

La Cgil valuta positivamente la convocazione del governo nella sala Verde di Palazzo Chigi prevista per domani a proposito del Jobs Act. Ma nonostante la valutazione positiva della convocazione – che era stata annunciata dal premier Renzi all’insaputa dello stesso ministro del lavoro, Giuliano Poletti – quello che rimane ancora oscuro è il contenuto finale del testo della legge delega sul lavoro. Siamo ancora al “terzo segreto di Fatima”, anche se per la Cgil – come scrive oggi Antonio Sciotto sul manifesto (p.5) – “è indubitabile che la convocazione del governo è il risultato della mobilitazione”. Come quelle del 25 ottobre con la grande manifestazione di Piazza San Giovanni a Roma, anche quelle del 12 dicembre, giorno dello sciopero generale organizzato dalla Cgil e dalla Uil, erano piazze di lavoratori. Si sono rivisti luoghi di lavoratori e lavoratori che non si vedevano da tempo, non solo nelle aziende in crisi. “Il senso di consapevolezza che le piazza hanno sottolineato – spiega il documento votato ieri quasi all’unanimità dal Direttivo nazionale della Cgil (solo 3 voti contrari) – è l’assoluta centralità del lavoro in tutti i suoi aspetti, cioè nel pieno dei suoi diritti e delle sue tutele, che passa dal contrasto alla legge delega e all’importanza dell’affermazione del lavoro come risposta alla crisi”.

25 ottobre 2014. Presentato il film sulla manifestazione di piazza San Giovanni

E’ stato presentato ieri in anteprima a Roma al cinema Quattro Fontane alla presenza del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso e di una folta rappresentanza del gruppo dirigente nazionale del sindacato il film sulla manifestazione della Cgil del 25 ottobre scorso. Si tratta di un film documentario di 42 minuti ideato e coordinato da Francesco (Citto) Maselli e diretto da registi di eccezione, tra cui Sabina Guzzanti, Moni Ovadia, Cecilia Mangini, Giovanna Boursier, Fabiomassimo Lozzi, Tommaso Mannoni, Sara Olivieri, Enzo Rizzo, Nino Russo a tanti altri. Il film sarà ora prodotto in Dvd.

ANALISI, COMMENTI E INTERVISTE

A  proposito di siderurgia, da segnale sul Sole 24 ore di oggi un intervento del vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani: “Siderurgia, asset strategico per l’Europa” . Secondo Tajani per assicurare un futuro all’Europa è indispensabile una forte e moderna politica industriale per rilanciare la competitività. Ma è necessario anche darsi regole sulla globalizzazione. Le norme attuali sono infatti del 1957 e applicate colpiscono soltanto le nostre imprese, come è accaduto per il caso della Ast di Terni. Sul Corriere della Sera troviamo invece approfondimenti a proposito delle decisioni del governo sulla tassazione dei fondi pensione: “Niente stangata sui fondi pensione solo se investono” (a pagina 8 e 9). Il Corriere di oggi propone un’apertura di prima pagina dedicata al crollo del muro tra Stati Uniti e Cuba. Obama annuncia la svolta dopo 55 anni, mentre sia la Casa Bianca, sia Raul Castro (fratello di Fidel), ringraziano papa Francesco che ha permesso il riavvicinamento. Obama: “Todos somos americanos”. Due i commenti principali: quello di Franco Venturini (Il lunga addio al castrismo) e quello di  Andrea Riccardi, “Le garanzie e l’audacia di Francesco”. Anche l’apertura di Repubblica è dedicata alla notizia storica con vari commenti. Tra questi, Federico Rampini (Il telefono del disgelo), e quello di Vittorio Zucconi, Così è finita la guerra fredda. Il giornale diretto da Ezio Mauro pubblica anche i due discorsi di Obama e Raul Castro. Anche il manifesto dedica la sua copertina (con una bella foto) alla notizia, con un editoriale a firma di Roberto Livi, “Prove tecniche di sbloqueo”.

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