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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

L'INTERVETO DI ORIELLA SAVOLDI, SEGRETERIA CGIL

Brebemi: svelato l'inganno?


2014-12-16 - Gli sviluppi preannunciati dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dopo l'incontro di giovedì scorso con il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, circa il finanziamento per il riequilibrio finanziario di Brebemi di 270 milioni di euro da parte del Governo, cui si sarebbero aggiunti i 60 milioni della Regione, non trova traccia nella Legge di stabilità e fra gli emendamenti presentati dal Governo. La smentita arriva dallo stesso Ministro e fa ritrarre anche la Regione, salvo mantenere l'apertura di entrambi circa valutazioni da affrontare nel confronto che sarebbe aperto fra Brebemi, Regione ed Esecutivo.Del nulla di concordato c'è da rallegrarsi, intanto perchè il finanziamento era alquanto discutibile per legittimità, anche in rapporto ai vincoli europei in materia di finanziamento pubblico e di concorrenza. Inoltre perchè improponibile in tempi di tagli al Trasporto Pubblico per un'opera già criticata in territorio bresciano al tempo della sua progettazione e ora rivelatasi fallimentare.
Il fatto che non ci sono soldi fa cadere anche l'idea di realizzare una iterconnessione con l'Autostrada A4, novità che abbiamo appreso in questi giorni sarebbe stata oggetto dell'intesa. Resta da chiedersi, a questo proposito, quale utilità avrebbe avuto l'interconnessione di BREBEMI con A4, considerato che entrambe queste autostrade sono già ottimamente connesse attraverso la Tangenziale Ovest e che il problema, casomai, circa il mancato utilizzo di Brebemi è da ricondursi al fatto che, più dell'assenza di segnaletica, pesano le tariffe troppo onerose per gli autotrasportatori che preferiscono continuare a servirsi della A4. E soprattutto, al fatto che Brebemi si perde all'ingresso di Milano senza risolvere allo stato i problemi che investono la cintura all'ingresso del territorio milanese.
Resta da considerare che il metodo tutto italiano di progettare le grandi opere o di recuperarle dal cassetto del passato (leggi progetto TAV BS-VR) a prescindere da valutazioni aggiornate circa i bisogni strutturali del nostro Paese in rapporto alle prospettive di rilancio economico e occupazionale, va superato. Pena sommare opere insostenibili, continuando a sperperare denaro pubblico, alimentare il debito, senza alcun beneficio nel bilancio della ricchezza prodotta.

Oriella Savoldi - segreteria Camera del Lavoro di Brescia

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