via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

PILLOLE DI CARTA

L'Europa poco credibile dell'austerità. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di martedì 9 dicembre


Misure efficaci entro marzo. La correzione dovrà essere dello 0,5 per cento del Prodotto interno lordo. Questo il messaggio senza ambiguità lanciato dalla Ue all’Italia. Non è stata una bocciatura della manovra, ma neppure una promozione. Ora c’è il rischio che si debbano mettere in campo misure aggiuntive a quelle già previste, anche se il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, smentisce categoricamente l’ipotesi di una manovra correttiva. Anche il governo Renzi si rende però conto che le cose così non vanno e si prepara ad attivare nuove misure nel caso in cui la recessione dovesse permanere. Si parla per esempio della possibile estensione del bonus di 80 euro e di un piano di investimenti triennale. Il rischio però è che le decisioni sugli investimenti pubblici arrivino quando ormai sarà troppo tardi. Perfino Mario Monti (intervistato da Repubblica) è ora costretto a correggere la sua posizione sulle politiche di austerità. Contro le scelte sbagliate del governo e contro il vizio di rimandare sempre le soluzioni dei problemi Cgil e Uil hanno organizzato lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre.

Sciopero generale. Questa mattina la conferenza stampa

'Così non va!', sciopero generale Cgil e Uil il 12 dicembre. Per spiegare le ragioni, le proposte e le modalitàdella giornata di astensione dal lavoro in programma per venerdì prossimo, i segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo, e i rispettivi segretari confederali, responsabili d'organizzazione, Nino Baseotto e Pierpaolo Bombardieri, terranno oggi una conferenza stampa a Roma presso la sede nazionale della Uil in via Lucullo 6 alle ore 11.

ANALISI, COMMENTI E INTERVISTE SULLA MANOVRA ECONOMICA

Sul Corriere della Sera Daniele Manca analizza le anticipazioni della riunione dell’Ecofin di oggi. “I numeri che contano” (p.29, con richiamo in prima). “Richiamo, sforzi, misure. Non ingannino le parole che hanno preceduto la riunione dell’Ecofin di oggi, i ministri finanziari della Ue. Si è parlato di aggiustamenti dei conti e di possibili bocciature per l’Italia, la Francia e il Belgio”. Sul Sole 24 ore ci sono oggi due editoriali dedicati alle scelte di politica economica. “Juncker non basta, usiamo l’oro” è la tesi di Alberto Quadrio Curzio. “Senza riforma, lo scudo della Bce non ci salverà” è invece il titolo del commento di Fabrizio Forquet. Nel ragionamento di Quadrio Curzio si definisce il piano Juncker per l’Europa un non piano. “Al massimo il piano potrà essere un rafforzamento dei programmi Bei e dei bilanci comunicari 2014-2020.Ci vuole ben altro di fronte ad un crollo degli investimenti che nel solo 2013 si aggira tra i 230 e i 370 miliardi di euro rispetto a quelli che si sarebbero avuti se il trend di crescita pre-crisi fosse continuato. Repubblica propone invece un’ intervista all’ex premier Mario Monti: “Regole Ue sul deficit ormai poco credibili. Cambiamo il Trattato per fare investimenti”. Secondo Monti gli acquisti dei titoli di stato da parte della Bce sono una scelta giusta, ma non saranno il rimedio per tutti i mali. (p.4). Sulla Stampa, che parla della mancanza di 6 miliardi per il 2015, l’editoriale di Stefano Lepri, “Gli errori di Roma e di Berlino”. Articolo invece molto positivo nei confronti del governo quello di Oscar Giannino sul Messaggero, “Sul deficit il governo ha già vinto la scommessa”. Versione opposta quella del Fatto Quotidiano che titola in prima pagina: “L’Ue non si fida più. A marzo Renzi rischia”.  Tornando al Sole 24 da segnalare due analisi, oltre l’editoriale di Quadrio Curzio, quella di Isabella Bufacchi sul titoli pubblici italiani declassati, “Pericolo scampato, ma il giocattolo delle attese Bce si può rompere” e quella di Dino Pesole: “No dispute sullo zero virgola, ma la partita è sulle riforme (p.2). Chi pensa che alla fine ci si metterà d’accordo è Giuseppe Turani su Il Giorno, Il Carlino e la Nazione, “La scappatoia di Padoan”-

Editoria. Oggi la conferenza stampa contro i tagli del governo

L’editoria cooperativa, non profit, di idee e testimonianza rischia di scomparire. Nel corso degli ultimi due anni, trentadue testate hanno chiuso i battenti, a causa delle difficoltà generali che il sistema dell’informazione sta attraversando ma – soprattutto -dalla progressiva e drastica riduzione del sostegno pubblico. Altre ottantadue testate potrebbero essere costrette a farlo nelle prossime settimane, ponendo fine alla esperienza cooperativa e non profit nel campo della informazione: infatti, la Legge di stabilità 2015, in discussione in Parlamento, ne cancella del tutto il sostegno. Per  informare l’opinione pubblica sulla drammaticità della situazione e per chiedere al Senato di ripristinare i sostegni necessari per evitare un colpo durissimo al pluralismo ed al diritto ed alla qualità dell’informazione Fnsi, Uspi, Articolo21, Aci–Comunicazione, File, Mediacoop, Fisc, Slc-Cgil, Anso hanno convocato per oggi una conferenza stampa che si terrà nella Sala Nassiriya al Senato alle 12. Il manifesto, giornale in cooperativa che ora rischia la chiusura proprio durante la sua campagna per riacquistare la testata, dedica oggi la copertina all’argomento dei tagli, con un editoriale del direttore, Norma Rangeri, “La ghigliottina di Renzi”.

Approfondimenti