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ALTRI TEMI: 25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Elezioni regionali, crollo dei votanti in Emilia Romagna e in Calabria. Segnalazioni dai quotidiani di lunedì 24 novembre


Preoccupante campanello d’allarme dai dati sull’affluenza alle urne per le elezioni regionali. “Lo schiaffo dell’astensione” è il titolo secco di apertura del Corriere della Sera di oggi: in Emilia Romagna vota solo il 37,7%. “Regionali, fuga dalle urne” è l’apertura di Repubblica che mette a confronto il dato di partecipazione al voto in Emilia nel 2010 (68%) con quello di oggi. Il premier Renzi commenta: i votanti sono in calo, ma la vittoria del Pd è netta. Possibili novità sulla Legge di stabilità. Il governo si prepara infatti ad allentare la morsa dei tagli alle Regioni. Il livello dei tagli rimane attestato sui 4 miliardi, ma Palazzo Chigi ha intenzione di dare maggiore libertà di spesa ai governi regionali, mentre viene cancellato l’obbligo di pareggio prima del debito. Per quanto riguarda gli scenari europei, è atteso per venerdì il via libero definitivo della Ue alla manovra di bilancio italiana. Intanto nel mirino di Bruxelles c’è la Francia. La crisi economica non accenna a passare e si fanno drammatiche per migliaia di famiglie le condizioni di vita quotidiane. Sono confermate tutte le ragioni dello sciopero generale del 12 dicembre prossimo. E’ partita la missione spaziale Soyuz.  A bordo l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Molta della tecnologia utilizzata è made in Italy.
 
Due milioni di italiani senza reddito, né pensione
 
Originale iniziativa del Sole 24 ore che sulla prima pagina di oggi rilancia i dati drammatici degli effetti di una crisi che proprio non vuole finire. Sono tre gli approfondimenti proposti. Il pezzo di Francesca Barbieri (p.6) sulla fotografia scattata da Italia Lavoro sui dati Istat dove si parla appunto di quasi due milioni di famiglie a forte rischio di esclusione sociale, senza redditi da lavoro, né pensioni e con almeno un figlio a carico (spesso Neet). In questo contesto già preoccupante si registra poi l’aumento delle persone sole, problema a cui è dedicata l’analisi di Marco Biscella (“La solitudine è la vera emergenza”). Per completare il quadro l’articolo di Chiara Bussi (p.7) sulla sindrome della “quarta settimana” che continua a tagliare gli scontrini.
 
Cgil: quasi sei miliardi e mezzo di ore. Il bilancio di 6 anni di crisi

Poco meno di 940 milioni di ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, registrate nei primi dieci mesi dell'anno, di cui ben oltre la metà fatte di cassa straordinaria. Un monte ore di cig, fatto per oltre il 50% di cassa straordinaria a dimostrazione della natura strutturale della crisi, determinato da una richiesta media per mese che supera le 90 milioni di ore, ad un soffio per l'ennesima volta dal miliardo a fine anno, e che relega in cassa a zero ore circa 540 mila lavoratori da gennaio. Lavoratori che hanno subito un taglio del reddito pari a 3,6 miliardi, ovvero 6.700 euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. Questi alcuni dei dati del rapporto di ottobre dell'Osservatorio sulla  cassa integrazione della Cgil, frutto di elaborazioni delle rilevazioni sulla cassa condotte dall'Inps e diffuso sabato scorso. Secondo il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino,"la recrudescenza della crisi, come emerge dai dati del rapporto, richiederebbe scelte politiche di tutt'altra natura: 'Così non va', per usare le parole che abbiamo scelto per lo sciopero generale che, insieme alla Uil, abbiamo proclamato per il prossimo 12 dicembre. Una mobilitazione - spiega la dirigente sindacale - che abbiamo promosso per indicare la sola via possibile per offrire una prospettiva al paese: il lavoro. Dobbiamo rimetterlo al centro della scena, così com'è stato per il 25 ottobre. Solo ripartendo dal lavoro, dal suo valore e dalla sua centralità, si può dare un senso ed una risposta alla diffusa richiesta di cambiamento che il Paese rivendica". E’ possibile leggere tutti i rapporti della Cgil e l’analisi dettagliata della situazione attuale degli ammortizzatori sociali sul portale della Cgil (www.cgil.it).

Analisi e commenti sui risultati delle regionali
 
Sul Corriere della Sera, Pier Luigi Battista parla della “roccaforte” e di un simbolo che si spegne: “Matteo Renzi ha giocato tutto il suo appeal sulla disintermediazione, sul rapporto diretto tra il leader e gli italiani, saltando la mediazione dei corpi intermedi. Ma il massiccio astensionismo di ieri in Emilia Romagna rappresenta la reazione ritorsiva dei corpi intermedi. Se il sindacato viene messo con le spalle al muro, chi si identifica con la cultura e la politica che si sono insediati nel sindacato diserterà le urne…”(p.32 con richiamo in prima pagina). Maria Teresa Meli descrive invece le reazioni di Matteo Renzi, abbiamo vinto due a zero. Su Repubblica, tra gli altri articoli da segnalare quelli di Stefano Folli (“Quanto pesano quei seggi vuoti”) e quello di Francesco Bei, “Il premier va avanti, non è uno schiaffo”. Sul Messaggero scrive Giovanni Sabbatucci, “Il conflitto fra le due sinistre: ultimo atto”, mentre Marco Conti spiega le preoccupazioni di Renzi sui possibili contraccolpi dei risultati elettorali sull’Italicum. Mario Ajello parla invece delle intenzioni di Berlusconidi riunificare tutti i moderati. Sulla StampaElisabetta Gualmini spiega nell’ediotoriale “perché così pochi alle urne”. Fabio Martini (p.3) parla delle reazioni del premier Renzi: “male la fuga dai seggi, ma siamo primi”. Sull’effetto Salvini scrive Alberto Mattioli, “c’è il sorpasso della Lega su Forza Italia”.
 
Analisi e interviste sulla manovra economica e il sindacato
 
Il Messaggero propone una intervista al sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta: “più tempo per la nuova tassa sulla casa, va superato il nodo dell’addizionale Irpef”. Baretta spiega che sul canone Rai nella bolletta elettrica il governo non ha ancora preso la decisione definitiva. La decisione è ancora aperta anche per quanto riguarda la tassazione sui fondi pensione: “Il dibattito – spiega Baretta – non è solo sulle tasse, ma anche sulla previdenza complementare e il suo ruolo. Tutto si incrocia anche con la richiesta fatta dal governo alle Casse di previdenza di convertire parte delle loro risorse impiegate su debito estero per finanziare attività economica in Italia”. Sul Corriere Economia da segnalare una intervista di Rita Querzè a Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance (associazione dei costruttori edili): “Riapriamo i cantieri partendo da scuole e periferie”. Buzzetti parla della necessità di un vero e proprio Piano Marshall per l’edilizia che dovràessere virato e mirato sulla sicurezza. Per quanto riguarda i problemi del sindacato, su Affari e Finanza di Repubblica del rapporto tra sindacati e governo e di legge sulla rappresentanza parla Sergio Cofferati. Su Repubblica da segnalare anche l’intervista a Daniel Gros, presidente del Centro Europeo di studi che si mostra molto critico e scettico sul Piano Juncker per l’Europa. Quel piano – dice Gros – rischia di essere solo un libro dei sogni. Gros parla anche del ruolo che potrà giocare in Europa la Bei, la Banca europea per gli investimenti. Sugli scenari europei e sulla creazione di una Capital Markets Union parla sull’inserto Economia del Corriere della Sera, Salvatore Bragantini (p.10). 
 
Domani la giornata contro la violenza sulle donne
 
Domani saràla giornata dedicata alla battaglia contro la violenza sulle donne. Se ne parla sulla Stampa con un articolo di Flavia Amabile, “Uccisa una donna ogni due giorni, mai arrendersi, si deve denunciare” (p. 8 e 9). Sempre su La Stampa Grazia Longo racconta l’odissea dello stalking.

BRESCIA.  25 novembre. giornata contro la violenza sulle donne
Il Giornale di Brescia dedica le due pagine di apertura della cronaca facendo il punto. Non solo spazio alle iniziative in programma domanai (tra cui anche un corteo) ma i numeri del Centro antiviolenza: nel 2014 i casi denunciati in provincia di Brescia sono in aumento del 10%, quasi 400 i casi in termini assoluti. A pagina 7 l'intervista a una donna vittima di violenza: «Se tuo marito diventa il mostro: "un incubo, ma uscire si può"».

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