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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

GIOVEDÌ 23 OTTOBRE

Verso il 25 ottobre, le ultime dai quotidiani


Un abile venditore di macchine da un lato e una giovane compratrice dall'altro. In mezzo, la trattativa per la compravendita di una macchina, il nuovissimo modello 'Jobs Car'. E' il soggetto di un breve video promosso dalla campagna 'XTutti', un'iniziativa dei giovani della Cgil in vista della manifestazione in programma sabato 25 ottobre a Roma. Il video, si legge in una nota, “usando l'ironia, cerca di smascherare le contraddizioni e i pericoli del Jobs Act, invitando i giovani, i precari, i disoccupati, i lavoratori autonomi a manifestare il 25 ottobre per chiedere di più al Governo. Per chiedere lavoro, diritti, tutele e welfare 'XTutti'”. 'XTutti' è una campagna dei giovani del sindacato di corso d'Italia rivolta all'universo dei giovani, dei precari, del lavoro frammentato e disperso, e al mondo delle nuove professioni. Una campagna che vuole essere, attraverso il sito
www.xtutti.eu, così come su facebook (https://www.facebook.com/pertutti.eu) e su twitter (@x_tutti), uno strumento per condividere esperienze di lavoro e per denunciare condizioni lavorative non dignitose, oltre che raccogliere le esperienze della Cgil, delle categorie e dei territori, fatte in questi anni per dare voce al vasto e variegato mondo del precariato. Il tutto per raccontare e vivere il sindacato in modo diverso, oltre il 25 ottobre. Il link al video di 'Xtutti' 'Jobs Car'. https://www.youtube.com/watch?v=dnlpS0LVs1g&feature=youtu.be

Il 25 ottobre diventerà un film collettivo diretto da Citto Maselli

Un film collettivo per documentare la grande manifestazione che la Cgil ha indetto a Roma il 25 ottobre “Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l’Italia”saràrealizzato da un gruppo di registi, operatori, direttori della fotografia, coordinati da Citto Maselli. Si seguiranno i lavoratori dalle partenze sui treni, sulle navi, sui pullman, gli arrivi a Roma, i cortei, la manifestazione a piazza San Giovanni. Insieme a Maselli gireranno Giorgio Arlorio, Gioia Benelli, Mimmo Calopresti, Sabina Guzzanti, Fabio Massimo Lozzi, Laura Muscardin, Moni Ovadia, Massimo Piesco, Marco Pozzi e Nino Russo. L'organizzazione sarà seguita da Silvia Innocenzi e Giovanni Saulini. Pur non potendo partecipare alle riprese hanno dato finora la loro adesione: Carmine Amoroso, Marco Bellocchio, Luca Bigazzi, Emma Dante, Beppe Gaudino, Aurelio Grimaldi, Wilma Labate, Salvatore Maira, Cecilia Mangini, Paolo Pietrangeli, Costanza Quatriglio, Gabriele Salvatores, Isabella Sandri, Pasquale Scimeca e Daniele Vicari. Tutti i registi, gli operatori, i direttori della fotografia, i fonici che vogliono dare un contributo alla realizzazione del film collettivo e tutti coloro che vogliono dare la loro adesione possono scrivere a: citto.maselli@fastwebnet.it

Welfare. Nella Legge di Stabilità nessuna risposta ai bisogni sociali

“Nessun vero investimento sul sociale, anzi un arretramento nelle politiche di finanziamento dei diversi capitoli d'intervento”. E’ quanto afferma la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica, commentando quanto previsto dalla bozza della legge di stabilità della quale si ha notizia. “Sui principali capitoli che compongono gli interventi al sostegno del nostro sistema di welfare per le politiche sociali e dell'assistenza - precisa la dirigente sindacale - non si intravede alcuna svolta e si continua a perseguire la strada di un sotto-finanziamento, evitando di ristabilire un adeguamento dei fondi che poi saranno ripartiti alle regioni”. “Il fondo per le politiche sociali - prosegue Lamonica - saràfinanziato con una dotazione di 300 milioni di euro, inferiore allo stanziamento per il 2014. Il fondo per le non-sufficienze avrà una dotazione di 250 milioni di euro,
comprensivo per gli interventi di sostegno per le persone affette da sclerosi laterale amiotrofica: ben 90 milioni in meno rispetto al 2014 quando la dotazione era stata di 340 milioni di euro. Sugli interventi di contrasto alla povertà ci si limita al rifinanziamento della cosiddetta social card - per 250 milioni di euro - e non si da avvio, anche in termini graduali, a strumenti che possono avere un carattere universale e strutturale. Tra l'altro non si persegue neanche il modello introdotto con la sperimentazione nell'ambito delle 12 città metropolitane”. “La crisi genera bisogni sociali, anche nuovi, - sottolinea la segretaria della Cgil - e il governo sceglie di non rispondere: né attraverso le necessarie dotazioni finanziarie e neanche attraverso l'introduzione di servizi, ciò che occorre alle persone nei territori. Inoltre i tagli ‘imposti’ al sistema delle autonomie
locali, regioni e comuni, rischiano di avere profondi riflessi sul capitolo del welfare: sulla sanità e sul sociale”. “Anche per queste ragioni - conclude Lamonica - la Cgil manifesterà il 25 ottobre: per cambiare la legge di stabilità sotto il segno dei diritti e dell’uguaglianza che insieme al lavoro sono i temi della nostra iniziativa".

Il 25 ottobre, secondo i titoli dei quotidiani

Alla vigilia della manifestazione di sabato i giornali propongono due diversi approcci giornalistici. Da una parte ci si concentra sui contenuti della manovra e del Jobs Act che vengono criticati dalla Cgil e che sono alla base della grande mobilitazione che porterà a piazza San Giovanni e dall’altra c’è chi preferisce concentrarsi sulle spaccature interne al Pd, visto che sabato sarà il giorno anche della Leopolda, oltre che di piazza San Giovanni. Il manifesto pubblica quindi in prima pagina una lettera firmata da ex dirigenti della Cgil (primo firmatario Sergio Cofferati) che invitano a partecipare alla manifestazione e a sostenere l’attuale gruppo dirigente di Corso d’Italia (il manifesto fa notare nel titolo che tra le firme non c’è quella di Guglielmo Epifani, che pure ha detto che sabato sarà anche in piazza per poi andare alla Leopolda). Stesso titolo quello del
Fatto Quotidiano, “Gli ex Cgil in piazza, Epifani non firma”. Sul Corriere della Sera scrive Monica Guerzoni, “Leopolda e Cgil, il fine settimana dei due Pd” (p.17). Sul Pd e i suoi rapporti con la Cgil su Repubblicascrive Concetto Vecchio, “Quelli della Bolognina venticinque anni dopo: così abbiamo smesso di essere comunisti”. Sempre sul Pd da segnalare un approfondimento di Mattia Feltri su La Stampa, “Ponte tra Pd e dem Usa. A dicembre un evento insieme in Italia. Il politico Browne parla del “partito trasformato” (p.13). Sempre su La Stampa parla Giorgio Tonini: “Basta tessere, ormai siamo il partito del Paese”.

Altre analisi e approfondimenti sul lavoro

Sul Corriere della Sera Dario Di Vico firma un pezzo su episodi di supersfruttamento del lavoro nel ragusano: “Ragusa, 2014: schiave dei padroncini. Le mille schiave romene nelle campagne di Ragusa”, una storia che è stata denunciata, scrive Di Vico solo dalla Cgil e dalla Chiesa. Sul Mattino Cinzia Peluso scrive dell’accordo raggiunto sul contratto dei lavoratori agricoli: “Agricoltura in controtendenza, salari più pesanti”. Firmato il nuovo contratto del settore: 50,7 euro in più al mese, coinvolte 200 mila imprese. Sul manifesto si parla della vicenda della fabbrica della pasta Agnesi: “Butta la pasta”. L’imprenditore Angelo Colussi vuole chiudere l’Agnesi di Imperia, il più antico pastificio d’Italia. A rischio 150 posti di lavoro. Ma gli operai non ci stanno e indicono uno sciopero di quattro giorni. Camusso va in fabbrica e chiede il rilancio della
produzione. Secondo la Cgil sono in atto operazioni speculative legate alle dismissioni industriali nell’area dello stabilimento. (Geraldina Colotti, p.4). Sempre dal manifesto da segnalare il focus sul Salone del gusto, con tre pagine dedicate al ritorno all’agricoltura con la nuova generazione bio (p. 7,8,9). Sul settimanale Panorama, parla la nuova segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan: “Tassiamo chi ha più case”.

Approfondimenti