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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

PILLOLE DI CARTA

Verso il 25 ottobre a Roma contro il Jobs Act e la Legge di Stabilità. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di mercoledì 22 ottobre


2014-10-22 - Con un giorno di ritardo rispetto al previsto, la Legge di Stabilità è approdata ieri al Quirinale, anche se sprovvista della bollinatura ufficiale della Ragioneria Generale dello Stato. Il Colle, dopo l'incontro di ieri tra Napolitano e Renzi, ha diramato una nota nella quale si fa sapere che la Legge sarà "adesso oggetto di un attento esame essendo per sua natura un provvedimento molto complesso". Intanto c'è attesa per il parere di Bruxelles. "La lettera all'Italia sulla legge di Stabilità non è stata ancora inviata", ha detto il commissario Ue per gli Affari economici, Jyrki Katainen: si stanno ancora analizzando "le cifre e le misure che ci ha inviato il governo italiano". Katainen ha anche spiegato che i suoi funzionari sono in contatto con le autorità italiane "per avere dei chiarimenti su alcuni dati".E mentre i rappresentanti del governo Renzi cercano di sponsorizzare misure come il bonus per le neomamme, crescono i dubbi sull'operazione trasferimento Tfr in busta paga e divampano le polemiche su nuovi provvedimenti punitivi nei confronti dei pensionati. Di pensioni, Tfr, fondi pensione penalizzati dalla nuova tassazione e soprattutto di mancanza di misure per la crescita economica e creazione di nuovi posti di lavoro, nonché di una mancanza di un criterio selettivo negli aiuti alle imprese (verranno infatti premiate anche quelle che stanno licenziando) ha parlato ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso durante la trasmissione di Giovanni Floris su La7 (Di martedì). Sempre ieri il segretario della Cgil ha inviato una lettera a tutti gli iscritti per invitarli direttamente alla manifestazione di sabato a Roma. Domani alle 11 Susanna Camusso sarà intervistata da Radio Articolo 1 (www.radioarticolo1.it)

Venite tutti in piazza con noi. Susanna Camusso scrive agli iscritti Cgil

"E' il momento delle scelte, chiare, dedicate a creare lavoro". Questo l'esordio della lettera che il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha inviato ieri a tutti gli iscritti, per rivolgere loro un invito diretto ad essere presenti alla manifestazione del 25 ottobre. "Il vostro coraggio è importante - scrive Camusso - uniti possiamo aprire una nuova fase e cambiare l'Italia. Facciamo sentire la nostra voce, schierandoci dalla parte del lavoro. Facciamolo insieme". La leader della Cgil ricorda nella lettera che "sono passati sette anni dall'inizio della crisi e a pagarne il prezzo continuano a essere i lavoratori e le famiglie, i giovani e i pensionati, i precari, gli esodati, i disoccupati di ogni età". In Italia ed in Europa "si continua con la politica del rigore che tra tagli lineari, interventi sul mercato del lavoro, blocco dei contratti, non dà lavoro e impoverisce le famiglie, come confermato dalla recessione che permane nel nostro Paese. La conferma di quelle politiche che, purtroppo, caratterizza il governo Renzi, insiste su un'idea di Italia che compete al ribasso, non scommette su innovazione, istruzione, ricerca, non scommette sul lavoro di qualità". La Cgil - sottolinea Camusso - rivendica "un futuro che sia migliore, non peggiore del passato" ed è per questa ragione che ha organizzato la manifestazione sabato a Roma: per "restituire dignità a chi lavora e ripristinare un principio indispensabile: l'uguaglianza". La lettera viene rilanciata ieri anche da repubblica.it e oggi è ripresa su vari quotidiani. La Stampa gli dedica l'editoriale di Luca Ricolfi, "lavoro, le proposte che mancano".  Sul Corriere della Sera scrive Enrico Marro, "Il segretario Cgil Camusso: sabato tutti in piazza" (p.5), su Repubblica scrive Roberto Mania (p.4). La lettera anche sui giornali del quotidiano nazionale (Il Giorno, Il Resto del Carlino, la Nazione). Ancora dalla Stampa da segnalare il commento di Marco Castelnuovo sull'hashtag già virale della Cgil, #tutogliioincludo. Il Fatto Quotidiano propone invece oggi una intervista a Paolo Hendel coautore del Cinegiornali su Renzi che sta girando in questi giorni sul web: "Pravettoni (Paolo Hendel: il premier è un Berluschino però senza bunga bunga" (Emiliano Liuzzi, p.5).

Uno schiaffo dal governo. Le pensioni rinviate al 10 del mese

Tra i vari interventi del segretario generale Susanna Camusso alla trasmissione di Floris su La7 (Di martedì) di ieri sera c'è stato anche lo spazio per la polemica con Filippo Taddei , il responsabile economico del Pd, su uno dei provvedimenti assurdi introdotti nella Legge di stabilità. La leader della Cgil ha parlato di un'altra misura che non ha senso e che penalizza solo le persone. Slitterà infatti dal primo al giorno 10 di ogni mese il pagamento delle pensioni. La norma sarebbe prevista dal disegno di Legge di stabilità ed era già inserita nelle bozze circolate nei giorni scorsi. Scatterebbe dal primo gennaio 2015 con l'obiettivo di "razionalizzare ed uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'Inps. La Legge di Stabilità, inoltre, prevede che l'Inps debba fare "un unico pagamento ove non esistano cause ostative nei confronti dei beneficiari di più trattamenti". Lo stesso articolo prevede anche una stretta delle norme nel caso di pagamento della pensione ad un defunto con l'obiettivo di evitare possibili frodi. La norma, quindi, richiede che sia previsto l'invio telematico all'Inps del certificato di decesso da parte del medico che accerta la morte e l'obbligo di restituzione da parte della banca degli eventuali importi già accreditati."La norma è un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani", hanno dichiarato ieri in una nota i segretari generali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima. "Il governo non ha previsto per loro alcun tipo di aiuto e di sostegno ma ha pensato a come complicargli ulteriormente la vita. E' semplicemente inaccettabile. Ci domandiamo che cosa abbiano fatto di male gli anziani e i pensionati per essere trattati così". Del provvedimento sulle pensioni e sulle reazioni del sindacato si parla su parecchi siti web (in particolare repubblica online) e sui quotidiani: il Sole 24 ore (p.6), il Corriere della Sera (Mariolina Iossa, p.5), il Messaggero (Giusy Franzese, p.5), la Stampa (Antonio Pitoni, p.4), il Fatto Quotidiano (p.3), Conquiste del lavoro, il quotidiano della Cisl (Francesco Gagliardi, p.2), la Padania parla di truffa agli anziani (Alessandro Bonini, p.7), Corriere di Viterbo (p.3). Una critica netta al provvedimento arriva dalla ex ministro Elsa Fornerointervistata da Repubblica: "Fornero: pensioni pagate il 10 del mese? Crea solo scompiglio e non fa risparmiare" (p.4). Il segretario dello Spi Cgil, Carla Cantone viene intervistata da Roberto Giovannini su La Stampa: "Colpiscono i più fragili. Avevano promesso gli 80 euro e adesso questo schiaffo" (p.4). Sul manifesto
l'intervista a Carla Cantone è di Riccardo Chiari ("Non pagare i pensionati è follia", p.3).

Siamo molto preoccupati per il Jobs Act. L'audizione alla Camera

C'è forte preoccupazione da parte della Cgil nei confronti del disegno di legge delega noto come Jobs Act. Nella memoria consegnata ieri in audizione presso la commissione Lavoro della Camera dei deputati sul disegno di legge Ac 2660 ('Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro'), il sindacato di corso d'Italia ha infatti elencato gli aspetti critici del provvedimento, ovvero: "l'impianto generale che sottende una restrizione delle coperture e delle platee di beneficiari di ammortizzatori sociali; la vaghezza nell'affrontare il nodo della riduzione delle forme di tipologie contrattuali esistenti; l'indeterminatezza dell'impianto di quella che si auspica sarà la forma
contrattuale di ingresso prevalente nel mondo del lavoro cosiddetta 'contratto a tutele crescenti'; una estensione annunciata delle tutele della maternità e la revisione della disciplina dei congedi 'ad invarianza di risorse', senza una effettiva universalizzazione dell'istituto". Nel testo consegnato dal segretario confederale Serena Sorrentino (che questa mattina parteciperà alla trasmissione televisiva Agorà) si legge inoltre, in riferimento allo strumento della delega, come la Cgil abbia già esposto in audizione valutazioni alcune "considerazioni di ordine generale" sull'utilizzo della delega "su materie così articolate e con una modalità scarsamente definitoria in alcune sue parti su ciò che il Governo sarà delegato a normare nei successivi decreti delegati e fin troppo specifici in altre parti che di seguito si analizzano nel dettaglio, in generale è ravvisabile un
eccesso di delega". Inoltre, tra le altre cose, la Cgil sottolinea come rimanga un nodo da sciogliere la questione delle risorse. "La mancata previsione di risorse certe da destinare al finanziamento della Riforma complessiva rende manifesta un'operazione di redistribuzione interna delle risorse già esistenti dedicate al lavoro che hanno visto in questi anni pesanti riduzioni e risultano insufficienti a determinare una vera universalitàdelle tutele".

Verso il 25 ottobre

Ragioni e proposte. Il lavoro, da difendere e da creare, questa la vera emergenza del paese. Per questo la Cgil propone un deciso cambio della politica economica, l'attuazione di investimenti pubblici e privati, l'estensione dei diritti, meno forme contrattuali e più stabilità, l'allargamento universale delle tutele, la diffusione dei contratti di solidarietà. Questi solo alcuni dei punti della piattaforma (vedi il sito www.cgil,it) a sostegno della manifestazione della Cgil.

Cortei e orari - Sono previsti due cortei, uno da piazza della Repubblica e l'altro da piazzale dei Partigiani, con concentramento alle ore 9 e partenza alle ore 9.30, con arrivo in piazza San Giovanni dove la manifestazione si chiuderà con l'intervento del segretario generale, Susanna Camusso. Il primo corteo da piazza della Repubblicaospiterà i lavoratori provenienti da: Alto Adige, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto. Il percorso sarà: via L. Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via Statuto, piazza Vittorio Emanuele II, via Emanuele Filiberto, piazza San Giovanni. Il secondo corteo partirà da piazzale dei Partigiani e sarà composto dai lavoratori di: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino. Il percorso di questo corteo sarà: via delle Cave Ardeatine, piazzale Ostiense, piazza di Porta San Paolo, viale Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, via Labicana, via Merulana, piazza San Giovanni.

Numeri e organizzazione - I numeri relativi a venerdì della scorsa settimana, e in continuo aggiornamento, dicono che in preparazione della manifestazione si erano effettuate nel Paese oltre 12 mila assemblee e più di 3.500 iniziative di discussione e informazione sui territori rispetto alle proposte e agli obiettivi del 25 ottobre. Iniziative sostenute dal vasto materiale informativo - dai volantini ai manifesti passando per gli spot promozionali - prodotto dal sindacato e rilanciato attraverso l'attivitàclassica di volantinaggio e affissione.
Il 25 ottobre sui social network. Insieme al lavoro tradizionale di comunicazione la Cgil sta usando in modo intensivo i suoi strumenti social (face book e twitter) attraverso gli hashtag 'ufficiali': #tutogliioincludo e #25ott). Grande lavoro di informazione e divulgazione anche su tutti i siti web, le radio e le tv. Sempre i numeri dicono inoltre che per quanto riguarda le prenotazioni gestite direttamente dalla Cgil, e sempre relative a venerdì scorso, si registrano 2.300 pullman prenotati, 7 treni straordinari, più i posti nei treni ordinari, una nave dalla Sardegna e centinaia di prenotazioni aeree. Per un totale riscontrabile di oltre 120 mila partecipanti, senza contare tutti coloro che si mobiliteranno dalla città di Roma e dall'intera regione Lazio e tutti quelli che arriveranno dal resto d'Italia e si stanno organizzando a livello individuale. Prevista una forte partecipazione degli studenti grazie all'impegno da parte delle associazioni degli studenti medi e universitari.
La musica in piazza. In piazza San Giovanni ci sarà un accompagnamento musicale grazie alla disponibilità dei Modena City Ramblers mentre dal palco si alterneranno interventi di delegati, giovani e precari, insieme a qualche sorpresa da scoprire direttamente il 25 ottobre. Il tutto si chiuderà con l'intervento conclusivo del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Informazioni di servizio - Per seguire la manifestazione del 25 ottobre, giornalisti, fotografi, operatori e tecnici delle troupe radio-televisive dovranno inviare una richiesta di accredito all'indirizzo ufficio stampa@cgil.it e ritirare i pass presso la sede della Cgil Nazionale in corso d'Italia 25 fino a venerdì 24 ottobre dalle ore 10.30 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 17. Per altre informazioni si può contattare direttamente la segreteria dell'ufficio stampa della Cgil nazionale allo 06.84.76.238.
Foto e video autoprodotti. In vista della manifestazione nazionale di sabato 25 ottobre a Roma, la Cgil ha lanciato l'idea di raccogliere i materiali video, audio e fotografici autoprodotti. Per questo ieri è stata inviata una richiesta alle varie strutture per la raccolta appunto dei materiali raccolti e realizzati durante le iniziative che stanno precedendo la mobilitazione e che riguarderàanche i contributi che si realizzeranno durante il viaggio verso Roma (treno, nave, pullman...) e durante lo svolgimento dei cortei e a Piazza San Giovanni. 

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