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PILLOLE DI CARTA

Jobs Act, verso la fiducia? Segnalazioni dai quotidiani di lunedì 6 ottobre


Sulla riforma del lavoro il governo procede come un treno e lo scontro all’interno del Pd non si placa con la minoranza che chiede a Matteo Renzi di rinunciare alla richiesta di fiducia. Il clima è molto teso anche perché i tempi a questo punto diventano strettissimi: domani la legge delega arriverà in Senato e il premier vorrebbe andare al vertice europeo sul lavoro che si terrà mercoledì a Milano con un primo sì al Jobs Act in tasca. Anche se c’è da dire che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha già ridimensionato il senso del vertice di Milano. Sempre per domani alle 17,30 è (per ora) confermata la convocazione di Cgil, Cisl, Uil a Palazzo Chigi nella famosa Sala Verde. Non si tratterà comunque della ripresa della concertazione, che anche per questo governo sembra morta e sepolta. L’incontro era stato annunciato venerdì scorso dal premier Renzi, che insiste sul trasferimento del Tfr in busta paga. Netta la presa di posizione contraria delle imprese. La macchina organizzativa della Cgil è intanto a pieno ritmo nella preparazione della manifestazione del 25 ottobre per il lavoro e l’eguaglianza, mentre si mobilitano tutti i sindacati europei che chiedono il superamento delle politiche di austerità. Oggi il vertice a Roma. In un articolo per la rivista Italianieuropei il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, spiega i motivi dell’attacco al sindacato e indica le cose che bisognerebbe fare per reinvetare la contrattazione e la rappresentanza effettiva di tutti quei lavoratori che oggi sono esclusi.

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