“Centralità e priorità ai temi che riguardano la salute dei cittadini e delle cittadine”. Questa la richiesta che il segretario generale della Cgil Maurizio Landini invia alle forze politiche, impegnate in queste ore nella ricerca della soluzione alla crisi di governo, chiudendo il webinar organizzato dalla Confederazione di Corso di Italia sui vaccini. Centralità e priorità significa, ad esempio, aggiornare rapidamente – ma serve appunto un governo – i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro alla luce dell’avvio della campagna vaccinale.
Il vaccino è strumento indispensabile per sconfiggere il virus, ha ricordato il professor Massimo Galli dell’Ospedale Sacco di Milano, virus che continua a circolare e le immagini delle strade affollate preoccupano e non poco”. Occorre, allora, vaccinare il numero maggiore di persone nel minor tempo possibile. “Serve non commettere errori che inizialmente possono sembrare piccoli ma che potrebbero compromettere il buon esito della campagna di massa. Va bene la prenotazione al pc ma non tutti, soprattutto gli anziani sono in grado di utilizzare gli strumenti tecnologici. Ma proprio loro sono i soggetti più fragili da tutelare”, ha ricordato il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo.
Nell’introdurre i lavori della mattinata, Rossana Dettori, segretaria nazionale della Cgil ha ricordato come sia “Compito di ognuno per i saperi e le responsabilità che possiede contribuire a contenere la pandemia e fronteggiare le tre emergenze che abbiamo di fronte, quella sanitaria quella sociale e quella economica”. E Maurizio Landini ha ricordato come “condizione per la ripartenza è la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questo la campagna di vaccinazioni è strategica e indispensabile. Certo – ha aggiunto il segretario –, la vaccinazione attiene alla sfera della libertà individuale, ma anche a quella della responsabilità collettiva. Per questo è indispensabile un'informazione capillare e il sindacato ha assunto un impegno forte in questa direzione”.
Il Paese è pronto alla campagna vaccinale, ma mancano le dosi. “È arrivato il momento - ha aggiunto il leader della Cgil - di aprire una grande discussione sul ruolo del pubblico anche nella ricerca e nella produzione farmaceutica, tanto più che o si vaccina la stragrande maggioranza della popolazione del mondo, anche quella dei paesi poveri, o difficilmente si vincerà la partita contro il coronavirus”.
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